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Ines Teresa Giuliani: la postina che sfidò le bombe

22 agosto 2024 | 08:00
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Ines Teresa Giuliani: la postina che sfidò le bombe
1913, Ines Teresa Giuliani in Mengoni (La foto è stata presa dal libro "Donne a Cerveteri, tracce del passato tra storie, biografie ed immagini" dell'autrice Gea Copponi

Portare le lettere in tempo di guerra, anche le più drammatiche: chi è Ines e come divenne la prima direttrice dell’ufficio postale di Cerveteri

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“Cultura, Turismo, Lavoro”: un progetto della Fondazione Anna Maria Catalano, finanziato dall’Unione Europea Next Generation EU nell’ambito del PNRR Transizione digitale Organismi Culturali e creativi”.

Ines Teresa Giuliani, nota anche come Teta – come descritto nel libro “Donne a Cerveteri, tracce del passato tra storie, biografie ed immagini”, dell’autrice Gea Copponi – è una figura storica di grande importanza per la città di Cerveteri. Rappresenta l’immagine di un’Italia forte, capace di risollevarsi dopo le devastazioni delle due guerre mondiali, trovando nel resiliente spirito femminile il proprio punto di ancoraggio. Nonostante la sua vita sia stata segnata da continue tragedie, Teta ha trovato la forza di non arrendersi e di andare avanti, fino a diventare la prima donna a dirigere l’ufficio postale di Cerveteri.

L’interprete delle lettere: chi è Ines Teresa Giuliani

Ines Teresa Giuliani nacque nel 1884 in via Santa Maria, nel cuore dell’antica città etrusca. Fin da piccola dovette fare i conti con il dolore a causa della prematura morte del padre. Appartenente a una famiglia benestante, ebbe l’opportunità di ricevere un’istruzione, cosa che all’epoca non era scontata per la maggioranza degli italiani, dato che pochi potevano permettersi di studiare e l’analfabetismo era diffuso.

Teta coltivò la sua passione per la cultura e si interessò al teatro, alla musica e alla promozione di iniziative culturali. Spesso leggeva, scriveva e interpretava lettere per gli altri, coloro che non sapevano né leggere né scrivere.

Si sposa a 25 anni con Pietro Mengoni, che all’epoca conduceva l’ufficio postale, nel 1908. Solo 2 anni più tardi, nel 1910, i coniugi Mengoni si ritroveranno a lavorare insieme nello stesso ufficio. In Pietro, Teta trova la sua anima gemella. Con lui condivide tutto: lavoro, passioni, sogni. Avranno 5 figli: Enrico, Ugo, Ivo, Maria ed Elide.

La Prima guerra mondiale

Durante la Prima guerra mondiale, la cronaca dell’epoca ci raccontano di Ines come di una donna dal carattere burbero e brusco, ma allo stesso tempo di una grande sensibilità. Nonostante ci fossero altri addetti alla consegna della posta, era lei stessa a voler portare alcune lettere, in particolare quelle più drammatiche, come quelle che annunciavano la morte di un figlio o di un marito caduto in battaglia, comunicando così alle madri e alle mogli che i loro cari non sarebbero mai più tornati a casa.

La morte di Pietro e le altre tragedie

Pietro Mengoni muore l’8 febbraio 1939, dopo 30 anni di matrimonio. Colui che era stato il punto fermo di Teta negli anni più bui, all’improvviso non c’era più. E’ l’inizio di una serie di tragedie che si abbatteranno sulla sua vita.

Nell’agosto 1944, appena 5 anni dopo la morte del marito, il figlio Ivo perse la vita in un incidente a cavallo. Con lui muore Bruno Ramella, un suo amico. Entrambi risultano “civili caduti” della Seconda guerra mondiale. Nel 1964 a morire fu l’altra figlia, Elide. Una tragedia che si aggiunge alle precedenti. E’ troppo, per chiunque. Anche per Teta: 3 mesi dopo, il 21 luglio 1964, all’età di 80 anni, si spense.

Una donna tenace e sensibile

Nonostante le avversità, Ines Teresa Giuliani non si arrese mai. Continuò a lavorare con dedizione e passione presso l’ufficio postale di Cerveteri, e la sua abilità nel gestire le responsabilità vennero premiate: Teresa divenne la prima donna direttrice a Cerveteri, di una concessione di Poste e Telegrafi. Motivo per cui fu iscritta nell’Albo d’Oro del Ministero delle Poste e delle Telecomunicazioni.

La sua figura rimane un esempio di coraggio e determinazione per le generazioni presenti e future, e la sua eredità continua a vivere nel cuore di Cerveteri.