Sant’Egidio ricorda Jerry Masslo, vittima di razzismo e caporalato
Un ricordo che si lega quest’anno anche alla memoria di Satman Singh, il bracciante di origine indiana lasciato morire senza soccorsi nel giugno scorso nelle campagne di Latina
Roma, 24 agosto 2024 – Oggi, a 35 anni dalla sua morte, Sant’Egidio invita tutti a ricordare Jerry Essan Masslo, il rifugiato sudafricano, amico e ospite della Comunità alla fine degli anni Ottanta, che fu ucciso per rapina nella povera baracca dove viveva insieme ai suoi compagni per la raccolta dei pomodori. Il suo omicidio commosse l’Italia provocando la prima grande manifestazione antirazzista dell’ottobre 1989 e suggerendo i primi provvedimenti legislativi nei confronti degli immigrati.
Alle 17.30 Sant’Egidio, insieme ad altre associazioni, si riunirà al cimitero di Villa Literno per commemorare la vita e il tragico destino di Masslo. La sua storia è un richiamo costante a combattere le leggi ingiuste, l’odio e l’intolleranza che costringono molte persone a vivere ai margini della società. Un ricordo che si lega quest’anno anche alla memoria di Satman Singh, il bracciante di origine indiana lasciato morire senza soccorsi nel giugno scorso nelle campagne di Latina. Insieme al suo nome verrà ricordato anche quello di altri lavoratori morti negli ultimi mesi per il colpevole sfruttamento in corso nelle campagne italiane. Un richiamo, più in generale, a combattere il caporalato e l’invisibilità di tanti che contribuiscono, in condizioni molto dure, alla nostra economia.
Appuntamento alle 17.30 di sabato 24 agosto al cimitero di Villa Literno (via di S. Maria a Cubito), per una commemorazione e una veglia di preghiera in memoria di Jerry Essan Masslo e dei tanti migranti morti, in diverse circostanze, mentre erano in Italia al lavoro nei campi.