Sinner: “Non ho fatto nulla di male. Ho già vinto con il peso nella testa”
L’Azzurro è intervenuto in conferenza, alla vigilia dell’US Open, in merito alla positività al doping per la quale è già stato dichiarato innocente. E ha licenziato trainer e fisioterapista
New York, 24 agosto 2024 – “Non è certo la vigilia ideale per uno Slam, ma so che non ho fatto niente di male. Ho già giocato con questo nella testa e non è andata male. E’ un sollievo essere stato assolto, cercherò di fare il meglio in questo torneo. E’ stato un processo lungo, ho dovuto farci i conti per mesi. Ho dovuto prendere decisioni difficili in base all’esito. Ci sono date che devi rispettare durante il procedimento, non puoi decidere quando la notizia viene fuori e quando no. Felice che sia finita, è un sollievo per me per il mio team“. Così Jannik Sinner, durante la conferenza stampa in vista dello US Open (ultimo Slam dell’anno), in merito alla sua positività al doping, per la quale è già stato dichiarato innocente dall’ITIA (ma non ditelo a Kyrgios, Shapovalov e compagnia cantante).
Sinner licenzia trainer e fisioterapista
Il numero uno del mondo, nonostante sappia di avere tutte le lenti d’ingrandimento puntate addosso, è apparso sereno, con la consapevolezza di chi ha rispettato le regole, ed è stato suo malgrado vittima di un errore non suo. Sbaglio, che, tra l’altro è costato carissimo ai suoi autori: l’Azzurro ha infatti licenziato Umberto Ferrara e Giacomo Naldi, rispettivamente il trainer ed il fisioterapista. Sono loro che, involontariamente, lo hanno contaminato con il Clostebol, la sostanza dopante con la quale sarebbe venuto a contatto dopo un massaggio. A New York con lui ci sono soltanto i suoi due coach, Darren Cahill e Simone Vagnozzi,che lo hanno incoraggiato durante gli scambi in campo anche con un vistoso abbraccio che non è passato inosservato dai media.
Ci sono le regole dell’Agenzia antidoping del tennis mondiale alla base del licenziamento di Naldi e Ferrara: non possono più lavorare con Sinner, ed ormai non compaiono da settimane nel box del suo staff al punto che agli Us Open era annunciata la loro assenza. E a pochi re giorni dal via del primo turno, emerge da fonti del tennis mondiale che il rapporto con i due è definitivamente interrotto, come chiede l’Itia. Umberto Ferrara aveva lavorato con Vagnozzi anche quando seguiva Cecchinato e Travaglia. Ferrara era il responsabile della parte del lavoro che a Sinner piace meno, quello in palestra.