IL FATTO

Smantellata banda di latinos con base logistica all’Infernetto

24 agosto 2024 | 14:02
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Smantellata banda di latinos con base logistica all’Infernetto

Banda in azione ai Castelli, dove ha commesso numerosi furti in casa. Ma sono stati traditi dalle telecamere di videosorveglianza

Ostia, 24 agosto 2024 – Sei uomini, un colombiano, un cubano, 2 cileni e 2 argentini sono stati denunciati per ricettazione dai Carabinieri della Stazione di Cecchina, congiuntamente alle Aliquote Operative della Compagnia di Castel Gandolfo e della Compagnia di Ostia. A seguito di tre furti commessi in una abitazione di Albano Laziale e di altre due abitazioni, poco distanti, nel comune di Ardea, i Carabinieri hanno avviato le indagini che hanno consentito di recuperare un ingente quantitativo di refurtiva, tra cui quella appena sottratta dalle abitazioni di Albano e di Ardea.

Dalle prime indagini partite dopo i furti, dall’analisi delle immagini di alcune telecamere di sorveglianza, i Carabinieri sono risaliti all’auto con cui gli autori del furto si erano allontanati; una Lancia Y presa a noleggio che grazie alle ricerche diramate su tutto il territorio della Capitale e provincia, è stato possibile rintracciare ad Ostia, in via Eugenio Donadoni (zona Infernetto), dove i Carabinieri hanno scoperto un appartamento che era una base dove erano stoccati vari oggetti provento di furto. All’interno dell’immobile i Carabinieri hanno trovato i sei uomini che sono stati denunciati, vari arenesi atti allo scasso, una pistola ad aria compressa, priva del tappo rosso, la somma contante di euro 6.297; 51 orologi di varie marche; 16 borse di note griffe; vari capi di abbigliamento di noti brand commerciali (alcuni dei quali ancora con etichetta); 2 play station 5; varie collane e gioie. L’auto presa a noleggio, gli attrezzi e la pistola sono stati sequestrati come anche la refurtiva di cui è stato realizzato un dettagliato inventario allo scopo di risalire ai legittimi proprietari, per la restituzione.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio

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