Il fatto

Malamovida, controlli a tappetto da Ostia a Fregene: arrestate 6 persone

27 agosto 2024 | 10:49
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Malamovida, controlli a tappetto da Ostia a Fregene: arrestate 6 persone

Locali notturni, vie di comunicazione, le residenze estive e l’arenile controllati dai carabinieri per garantire sicurezza e infondere rassicurazione nei cittadini. 

I carabinieri della Compagnia di Roma-Ostia, anche nella settimana trascorsa, hanno rafforzato il dispositivo per il controllo del litorale da Ostia a Fregene, con particolare riguardo alle zone di afflusso turistico. Il massiccio spiegamento di uomini e mezzi è stato finalizzato soprattutto al controllo preventivo della “movida notturna” per garantire un sereno e sano divertimento ai fruitori e tranquillità ai residenti. Locali notturni, vie di comunicazione, le residenze estive e l’arenile controllati attraverso le pattuglie a bordo di auto e moto per garantire sicurezza e infondere rassicurazione nei cittadini.

Numerosi i controlli per arginare gli incidenti stradali e le cosiddette stragi del sabato sera mediante etilometro e posti di controllo per la verifica del rispetto del Codice della Strada all’uscita dai locali. Il bilancio dell’attività nell’ultima settimana dai militari della Compagnia lidense parla complessivamente di 307 persone e 171 veicoli controllati, 6 persone arrestate e 11 denunciate a piede libero.

Gli arresti

Nello specifico 2 soggetti sono stati arrestati dai Carabinieri della Stazione di Acilia per detenzione in concorso ai fini di spaccio di sostanza stupefacente del tipo cocaina (133 dosi per complessivi 34 g), entrambi associati ai domiciliari. Altri 4 invece sono stati rintracciati e arrestati poiché destinatari di ordinanze di aggravamento delle misure in atto da parte dell’autorità giudiziaria per accertate violazioni delle prescrizioni imposte.

Le denunce

Tra le persone denunciate a piede libero figurano 2 conducenti di auto e 1 conducente di moto poiché trovati alla guida con tassi alcolemici superiori ai limiti previsti. Altri 3 soggetti invece sono stati denunciati poiché trovati in possesso di armi od oggetti atti ad offendere, nello specifico uno in possesso – occultati all’interno di uno zaino – di un machete ed una accetta, un altro di un coltello multiuso e un altro ancora di un coltello a serramanico.

Un guidatore, sprovvisto di patente e già sanzionato nel corso del biennio, è stato deferito per la reiterazione della guida senza patente da parte dei Carabinieri della Sezione Radiomobile di Ostia. Due soggetti sono stati denunciati per tentato furto e possesso di arnesi atti allo scasso, rispettivamente uno per aver tentato di accedere all’interno di un’abitazione ubicata nel comune di Fiumicino mentre l’altro per aver provato a forzare la porta d’ingresso di un c.a.f. di Ostia, venendo successivamente riconosciuto e rintracciato dai militari.

Un cittadino cileno, già detenuto ed in permesso premio dal carcere, è stato denunciato dai Carabinieri della Sezione Radiomobile di Ostia poiché ha esibito una patente di guida rilasciata da autorità cilena e relativo permesso internazionale di guida risultati ad un approfondito controllo documentale alterati e con difformità rispetto ai documenti originali. È seguita una tempestiva segnalazione al magistrato di sorveglianza che, per le condotte poste in essere, ha immediatamente revocato il beneficio, con conseguente traduzione in carcere dell’indagato.

Infine una donna, controllata per strada ad Ostia e risultata sottoposta alla misura di prevenzione del divieto di ritorno nel comune di Roma emessa dalla Questura di Roma, è stata denunciata per violazione della citata misura dai carabinieri della Stazione di Ostia. Nell’ambito dei citati controlli alla circolazione, i carabinieri hanno inoltre elevato 23 sanzioni ai conducenti di autoveicoli e motoveicoli per violazioni al Codice della Strada per complessivi 20.000 euro, ritirando contestualmente 5 patenti di guida e sottoponendo a sequestro/fermo amministrativo 8 veicoli.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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