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Vendita del Santa Lucia, Cgil: “Bene la risposta immediata delle istituzioni, ma non basta”

27 agosto 2024 | 15:45
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Vendita del Santa Lucia, Cgil: “Bene la risposta immediata delle istituzioni, ma non basta”

Il sindacato riferisce che il ministro D’Urso ha convocato un tavolo per il 5 settembre: “Confidiamo che questo impedisca alla proprietà di fare scelte unilaterali che comprometterebbero Il futuro di lavoratrici, lavoratori e migliaia di cittadini”

Roma, 27 agosto 2024 – “L’immediatezza delle risposte è sicuramente un segnale di grande attenzione da parte delle Istituzioni nella gestione condivisa di questa complessa vicenda che ci vede ribadire all’unisono che l’amministrazione straordinaria è un primo passo indispensabile per garantire la continuità delle attività e tutelare i posti di lavoro” – dichiarano in una nota la Giancarlo Cenciarelli, Giancarlo Cosentino e Sandro Bernardini, vertici di Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl di Roma e del Lazio, esprimendo il loro apprezzamento per le dichiarazioni del Presidente Rocca e Ministri delle Imprese e del Made In Italy e della Salute che si sono succedute nel fine settimana in risposta alla lettera inviata dal Direttore Generale della Fondazione Santa Lucia (leggi qui).

Il ministro d’Urso ha convocato un nuovo tavolo per il 5 settembre, confidiamo che questo impedisca alla proprietà di fare scelte unilaterali che comprometterebbero Il futuro delle lavoratrici e lavoratori, di migliaia di cittadini e dei progetti di ricerca ma nostro livello di allerta rimane altissimo. In questi giorni ci sarà una riunione del consiglio di amministrazione, ovvero della famiglia Amadio-Alesse in cui, immaginiamo, si discuterà dell’approvazione del bilancio, cosa assai complessa in questa situazione, e non di delibere una eventuale decisione sulla procedura da intraprendere. In questo scenario di incertezza, riteniamo non più rinviabile la proclamazione dello sciopero, che formalizzeremo a giorni; nel frattempo proseguiamo con la preparazione di iniziative per mantenere viva l’attenzione. Per inizio settembre, stiamo lavorando ad una fiaccolata che coinvolga la cittadinanza, le Istituzioni e le associazioni, prevediamo già un presidio il 5 settembre in concomitanza dell’incontro al Mimit, che speriamo rappresenti una svolta positiva e getti le fondamenta su cui iniziare a costruire un solido futuro per i professionisti della Fondazione Santa Lucia e per il servizio pubblico che svolgono” – proseguono i Segretari Generali” si legge ancora.

Non fermeremo la mobilitazione finché non avremmo raggiunto la completa tutela delle persone e dei servizi pubblici e non escludiamo ulteriori iniziative. Domani, intanto, i Rappresentanti delle nostre Federazioni saranno in assemblea con le lavoratrici e i lavoratori alle 12.30 per poi spostarsi in presidio all’ingresso della struttura” concludono Cenciarelli, Cosentino e Bernardini.

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Cittadinanza Lazio: “Pubblico e privato collaborino”

In riferimento alla complicata situazione della Fondazione Santa Lucia, Cittadinanzattiva Lazio tramite il segretario regionale Elio Rosati esprime preoccupazione per il futuro assetto di un centro di eccellenza e di riferimento per tantissimi cittadini non solo del Lazio ma anche del Centro Sud del nostro Paese.

Quello che sta più a cuore è che l’interesse pubblico sia preservato, sviluppato e sostenuto da una ipotesi di collaborazione tra Pubblico e privato attraverso la costituzione di una New company a prevalente partecipazione pubblica e con soggetti privati che gestiscano la nuova Fondazione Santa Lucia. Tale impresa potrebbe essere la risposta di prospettiva per garantire qualità dei servizi per i cittadini, occupazione ai lavoratori e un possibile modello di sviluppo per un settore come quello sanitario che probabilmente ha bisogno di innovazione gestionale importante. Auspico che tale ipotesi possa essere battuta, sostenuta e infine realizzata. Come organizzazione siamo sensibili al tema della qualità dei servizi, della prevalenza del pubblico e anche però della fattiva collaborazione tra Pubblico e privato in condizioni di chiarezza, sostenibilità e sviluppo per tutto il sistema. Allo stesso tempo riteniamo fondamentale che la proprietà della Fondazione Santa Lucia si faccia parte attiva di un percorso innovativo e che mostri la massima disponibilità nel perseguire tale soluzione. Siamo disponibili – conclude Rosati – a sostenere tutte quelle azioni che mettano al centro la qualità del servizio, la sua natura pubblicistica, il mantenimento dei posti di lavoro e la capacità manageriale che potrebbe derivare dalla costituzione di questa New Company”.

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