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Paralimpiadi 2024, Vernole e l’Italnuoto dei successi: “Una prima giornata ottima”

30 agosto 2024 | 11:24
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Paralimpiadi 2024, Vernole e l’Italnuoto dei successi: “Una prima giornata ottima”
Paralimpiadi 2024, Vernole e l’Italnuoto dei successi: “Una prima giornata ottima”
Paralimpiadi 2024, Vernole e l’Italnuoto dei successi: “Una prima giornata ottima”
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Paralimpiadi 2024, Vernole e l’Italnuoto dei successi: “Una prima giornata ottima”
Paralimpiadi 2024, Vernole e l’Italnuoto dei successi: “Una prima giornata ottima”

Gli Azzurri del Nuoto hanno messo in bacheca otto medaglie nella prima giornata di gara, ieri

Parigi – Otto splendide medaglie per l’Italia del Nuoto alle Paralimpiadi di Parigi 2024 e solo nella prima giornata di gare(leggi qui). Gli Azzurri sono già primi nel Medagliere per Nazioni, già campioni del mondo e d’Europa in carica. Con tante gare da fare ancora e puntare ad altri storici allori.

Ha parlato il direttore tecnico della Nazionale Riccardo Vernole, che segue in tutto e per tutto i suoi atleti.

Le parole di Riccardo Vernole – Fonte finp.it

Il direttore tecnico della Squadra Nazionale Riccardo Vernole ha condiviso le sue considerazioni sulla prima giornata di gare alla Défense Arena.

La prima giornata è andata molto bene. Simone Barlaam ha sicuramente pagato un po’ di emozione legata alla presenza del pubblico. Da casa probabilmente non si riesce a capire la situazione, ma qui c’è un tifo mai visto in una manifestazione di nuoto paralimpico, neppure a Londra 2012. Gareggiare con decine di migliaia di persone che tifano per il tuo avversario diretto non è stato semplice. È arrivato comunque un ottimo argento, tra l’altro in una gara che non è propriamente quella preferita di Simone mentre Didier aveva evidentemente finalizzato la preparazione ai 400. Simone è comunque in ottima forma e certamente si toglierà altre soddisfazioni.

Quella di Vittoria Bianco è una medaglia di particolare valore. L’atleta ha sofferto recenti problemi di salute. È una ragazza che deve continuamente lottare contro tante difficoltà e si è presa questo bronzo con grande determinazione senza farsi intimidire da un contesto che, ribadisco, è totalmente alieno rispetto alle condizioni nelle quali gareggiamo abitualmente.

La medaglia di Angela Procida è stata cercata e voluta con assoluta determinazione, come testimonia il doppio record italiano in batteria e finale. La prestazione in batteria della nuova atleta messicana (argento poi in finale) , rischiava di far perdere ad Angela alcune certezze che aveva acquisto in questi ultimi due anni, invece la nostra atleta è riuscita a concentrarsi solo su sé stessa, sulla sua tecnica e sulla condotta di gara studiata con la sua allenatrice e questo le ha permesso di conquistare il podio.

Per Morelli si può spendere un solo aggettivo: infinito. Efrem ha vissuto due anni complicati, testimoniati dalla dedica alla madre, che avrebbero potuto togliere spinta e motivazione, e invece il capitano non ha mancato l’appuntamento con la medaglia, dietro all’atleta giapponese oggettivamente imprendibile.

L’altro highlander di questa squadra è Francesco Bettella, in acqua ha dato tutto ciò che aveva e si è messo al collo l’ennesiama medaglia di una carriera infinita.

Per Carlotta Gilli ormai si fa fatica a trovare gli aggettivi. Voleva a tutti i costi regalarci la prima medaglia d’oro e ce l’ha fatta con una gara tatticamente perfetta, senza forzare il passaggio e tenendo sempre l’avversaria diretta nel mirino. Una gestione da vera campionessa.

I 200 stile libero di Bocciardo sono la più bella gara che ho mai visto nuotare a Francesco. Si può solo applaudire la gestione tecnica, sia dal punto di vista emotivo sia da quello tattico, con un approccio alla gara completamente diverso dal passato, consapevole che sarebbe stata una prova molto difficile con una concorrenza agguerrita. Un oro che premia il grande lavoro dell’atleta e dei suoi tecnici.

Quella di Monica Boggioni è stata una gara difficile con un finale strepitoso. Ancora qualche metro e avrebbe ripreso le avversarie, purtroppo sono partite molto forte e questo ha un po’ spiazzato la nostra atleta, che comunque riconferma il bronzo di Tokyo con una prova di altissimo livello della quale non si può che essere soddisfatti.

Un po’ di rammarico per i due quarti posti: Alessia Scortechini non si può rimproverare nulla, avendo nuotato a ritmi di record italiano. Stefano Raimondi avrà molte occasioni per rifarsi ed ha comunque ben rotto il ghiaccio, anche considerando che i 50 sono la gara che meno è nelle sue corde.

Foto Azzurri sul podio Simone Ferraro/CIP

Foto Riccardo Vernolo finp.it

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