Lazio-Milan 2-2, Leao e Theo rompono con Fonseca? Disertano il cooling break
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Inizialmente messi in panchina, Fonseca li ha buttati in campo per rimettere in piedi la gara con la Lazio (e così è stato). Il tecnico prova a minimizzare, ma le immagini sono eclatanti
Roma, 31 agosto 2024 – Prima l’esclusione dalla formazione titolare, poi il loro ingresso in campo intorno all’ora di gioco, per cercare di rimettere in piedi una gara che stava andando a rotoli. E così è stato, dato che Theo Hernandez e Leao (insieme alla partecipazione dell’ex romanista Abraham) hanno confezionato il gol che ha permesso al Milan di pareggiare i conti con la Lazio, con il portoghese che ha messo in rete il gol del 2-2. Poi, poco dopo, il cooling break, ovvero la pausa per permettere alle squadre di dissetarsi causa caldo. Un cooling break che, però, Theo e Leao hanno disertato (nella foto). E lo hanno fatto in bella mostra, mettendosi dall’altra parte del campo, in modo che chiunque potesse vederlo e chiunque potesse parlare di loro, con tanto di bottiglietta d’acqua in mano. Una vera e propria diserzione, appunto. La punta dell’iceberg di settimane di polemiche in cui i 2 fuoriclasse rossoneri hanno dovuto fare i conti con tante critiche, a causa delle brutte prestazioni contro Torino e Parma, rispettivamente pareggiata e persa.
Da giorni, il tecnico Paulo Fonseca pensava ad una rivoluzione in vista di Lazio-Milan: Calabria, Leao e Theo in panchina. Una scelta rumorosa, a cui il tecnico portoghese è abituato. Ai tempi della Roma, ebbe il coraggio di dare il benservito anche ad Edin Dzeko, mettendolo in panchina e addirittura non convocandolo. Insomma l’allenatore portoghese, nonostante sia un uomo molto educato e posato, non teme di usare il pugno di ferro, nel caso in cui crede serva. Non guarda in faccia a nessuno. Poi, però, li ha dovuti inserire per forza, e ciò ha pagato. Ma per loro 2, la panchina è un affronto. E lo hanno voluto far capire in maniera plateale.
Fonseca, ai microfoni di Dazn, ha provato a minimizzare: “I giocatori hanno accettato serenamente la mia scelta, inizialmente non mi ero accorto non ci fossero, ma non dobbiamo creare casi dove non ci sono“. Ha provato a gettare acqua sul fuoco, vestendo non più i panni dell’allenatore ma del pompiere. Ma la sua versione non convince: le immagini sono sotto gli occhi di tutti. Una bella gatta da pelare per il Milan, alle prese con un pessimo inizio di campionato: solo 2 punti in 3 partite. Poco, troppo poco.
