Dalla comunicazione tra persone alla comunicazione dentro le persone
L’evoluzione della comunicazione, dai metodi antichi alle tecnologie moderne, e il legame tra onde elettromagnetiche e salute umana.
Nel passato, la comunicazione a distanza è sempre stata una necessità, sentita in ogni civiltà e in ogni epoca, soprattutto in campo militare, dove la velocità di comunicazione è essenziale per vincere le battaglie. I mezzi più popolari usati nell’antichità furono i maratoneti o i soldati a cavallo: essi si muovevano il più velocemente possibile, per trasportare messaggi a voce da una postazione a un’altra.
Col tempo, sono stati sviluppati sistemi più o meno sofisticati, per trasmettere più rapidamente di quanto avessero potuto fare i maratoneti o i soldati a cavallo. Questi nuovi sistemi prevedevano la codifica del messaggio, per poter trasmettere “parole semplici”, utilizzando segnali di fumo, fuochi di segnalazione, tamburi, luci, specchi, bandiere e semafori. Tuttavia , l’esigenza di comunicare aumentava in modo esponenziale, ed era esigenza sempre più diffusa, anche tra semplici cittadini.
La telegrafia, lo sviluppo della telefonia e dei sistemi postali
Ed è per tale esigenza che, nel corso del XVII secolo, si abbozzò il primo sistema di distribuzione postale, basato su stazioni di cambio cavallo e, di conseguenza, nacquero i primi centri di raccolta e smistamento. Nasce, alla fine del 1700, in Francia, la telegrafia, trasmissione di lunga distanza dei messaggi scritti, senza trasporto fisico delle lettere; in particolare, la telegrafia ottica che, nonostante l’avvento del telegrafo elettrico, del telex, del fax e dell’era della comunicazione di massa (internet e posta elettronica), è tuttora utilizzata in molti campi (nel campo della navigazione, dello sport, della segnaletica stradale, ecc.).
Nel XIX secolo, con la Rivoluzione industriale e con il progredire dell’alfabetizzazione e i viaggi sempre più frequenti, si sviluppò il primo serio sistema per scambi epistolari. A partire dalla metà del 1800, l’italiano Antonio Meucci e poi l’americano Graham Bell sperimentano il telefono, sistema di trasmissione a distanza, attraverso l’uso di elettricità. Contestualmente, sorgeva il primo sistema di smistamento della posta pneumatica, inventato da W. Murdoch (il sistema utilizzava l’aria compressa, per spingere i messaggi in una rete di tubi
pressurizzata … una specie di Internet ad aria compressa..).
La ferrovia velocizzava la trasmissione di lettere e quindi la diffusione della comunicazione. A fine Ottocento, la rete ferroviaria nel mondo era di circa 90.000 kilometri, in Italia 2370. Nasce in Italia il Ministero delle Poste e Telegrafi, con l’incarico e la missione di creare una rete capillare di uffici, per raccolta e smistamento e per effettuare e ricevere chiamate telefoniche.
Nel XX secolo, con la creazione della posta aerea, si velocizza ancora di più la comunicazione. Alla fine dell’Ottocento, l’invenzione della radio è frutto di una serie di esperimenti, che dimostravano la possibilità di trasmettere informazioni, tramite le onde elettromagnetiche. Fu grazie a queste onde elettromagnetiche, che Guglielmo Marconi riuscì ad elaborare il sistema di trasmissione senza fili, garantendo la trasmissione d’informazioni a grandi distanze, riuscendo, per la prima volta nel 1901, a trasmettere attraverso l’Atlantico. Secondo una sentenza della corte statunitense, non riconosciuta in ambito internazionale, il primo a riuscirci fu Nikola Tesla nel 1893, in una conferenza pubblica a St.Louis, Missouri.
L’avvento della radio e della televisione
Nei primi anni del 1900, nasce poi la televisione e nel 1925 si ha in America il primo spettacolo televisivo, una vera rivoluzione nella comunicazione di massa. Tantissimi altri progressi sono avvenuti nel campo della comunicazione, fino ad arrivare, con lo sviluppo
del computer, agli attuali sistemi di telecomunicazioni (voce, video e dati) mobili, ma il sistema di trasmissione utilizzato si è sempre avvalso di onde (sonore, elettromagnetiche, luminose e non), che trasportano energia, senza alcun trasporto di materia.
L’evoluzione delle comunicazioni è stata sempre orientata alla necessità di comunicare fra persone, ovunque dislocate, a una velocità sempre maggiore e con una capacità di informazione via via illimitata.
E mentre questi progressi avvenivano, solo pochi si sono accorti che la comunicazione, con scambio di energia, supportata da onde vibrazionali o elettromagnetiche, avveniva già da sempre per l’universo e che, solo attraverso tale comunicazione, è possibile l’origine e la conservazione della vita…
Il corpo umano come antenna
L’Uomo è un’antenna. Secondo studi di biofisica, l’uomo non è soltanto un composto chimico regolato da reazioni chimiche. L’uomo, come ogni altro organismo vivente, emette e riceve radiazioni e quello che noi attribuiamo all’istinto animale (come ad esempio il senso d’orientamento degli uccelli e dei pesci) è il risultato dell’emissione e della ricezione di onde elettromagnetiche e, in modo particolare, delle radiazioni cosmiche.
Una cellula può essere considerata un circuito oscillante microscopico, avente una determinata lunghezza d’onda. Tutti gli esseri viventi, in quanto costituiti da quegli oscillatori elementari che sono le cellule, sono assimilabili a circuiti oscillanti ad altissima frequenza, in grado di emettere e ricevere radiazioni elettromagnetiche.
In tale ottica energetica, le malattie possono essere causate dall’interazione tra campi cosmici e tellurici con le cellule. Se la cellula è costretta a vibrare a una frequenza diversa da quella naturale, essa si danneggia e, per guarirla, occorre sottoporla a una radiazione, avente una frequenza tale, da fornirle l’energia necessaria, per riportarla allo stato di salute naturale.
Dal 1924, Georges Lakhovsky, biologo, ingegnere e scienziato russo, impiegò i suoi circuiti oscillanti nella battaglia contro il cancro, presso l’ospedale della Salpetriére a Parigi. L’inventore americano dott. Royal Raymond Rife inventò un dispositivo che, attraverso l’emissione di onde elettromagnetiche, era in grado di distruggere le cellule cancerose, che si trovavano dentro il suo raggio d’azione.
Radiazioni, frequenze e salute
Nel 1931, quarantaquattro tra i più importanti medici d’America si riunirono in onore dell’inventore americano, per festeggiare “la fine di tutte le malattie”. L’Università della Carolina del Sud sponsorizzò un Comitato di ricerca, composto da medici e patologi, per esaminare 16 malati terminali di cancro condotti presso la clinica di Rife. Dopo 90 giorni, 14 pazienti su 16 risultarono completamente guariti e
dopo altri 130 giorni, a seguito di una modifica introdotta nel trattamento, anche gli ultimi due pazienti guarirono.
Il metodo usato da Rife per distruggere i virus consisteva nell’aumentare l’intensità della frequenza irradiata, fino al valore della frequenza di risonanza del virus. E’ da notare che tale frequenza non danneggiava i tessuti circostanti.
Secondo uno studioso belga, il Prof. Walter Kunnen, il corpo umano è un’antenna e, come ogni antenna, emette e riceve frequenze. Inoltre, ha dimostrato che ogni organo emette su una frequenza o lunghezza d’onda propria. Ne consegue che, grazie alla sua funzione di antenna, il corpo umano può nutrirsi delle energie presenti nella biosfera o subirne gli effetti nocivi. Quindi, è molto importante l’ambiente in cui si vive, a partire dalla propria abitazione e dall’ambiente in cui si lavora.
Ogni cosa in natura vibra ed emette radiazioni, aventi differenti lunghezze d’onda. Nonostante la maggior parte di queste radiazioni non sia percepibile con i comuni sensi materiali, ogni essere vivente sulla Terra, incluso le piante e gli animali, ha delle facoltà che gli consentono di percepirle.
La scienza che studia la capacità di percepire radiazioni che si trovano al di sotto della soglia sensoriale viene chiamata Radiestesia, anticamente chiamata Rabdomanzia, ed era impiegata per la ricerca delle fonti d’acqua o dei metalli come l’oro. Il radioestesista utilizza, per le sue indagini, bacchette, pendoli o biotensor, strumenti che non hanno, come alcuni credono, poteri propri, né tantomeno magici, ma servono esclusivamente ad amplificare le reazioni muscolari e nervose del radiestesista.
Secondo il ricercatore biofisico tedesco Fritz Albert Popp, ogni cellula vivente emette segnali specifici sotto, forma di una debolissima luce laser (biofotoni), che ha la capacità di trasportare informazioni. Questa scoperta avvalora la componente energetica del corpo umano, sia in fase di costruzione sia di guarigione.
Il nostro corpo è costituito da 50 trilioni di esseri viventi cellulari, che comunicano fra di loro alla velocità della luce, per organizzare la casa comune dell’organismo umano. In questa prospettiva, la malattia appare sempre più come un’interruzione delle linee di comunicazione biofotoniche, all’interno dell’organismo, oberato da batteri, virus, funghi, parassiti, sostanze inquinanti e tossiche, che nel loro complesso vengono chiamate “tossine”.
Il ruolo dell’acqua nella comunicazione e la fisica quantistica
La medicina naturale ha come primo obiettivo l’eliminazione delle tossine e il ripristino delle corrette linee di comunicazione e quindi della salute, agendo sulla causa delle malattie e non solo sui sintomi, come fa la medicina allopatica. Ogni cellula del corpo umano ha una propria capacità di memoria, riceve dall’ambiente circostante informazioni di natura elettromagnetica, le immagazzina, le processa e a sua volta le trasmette. Siamo immersi in un campo di energia intelligente e siamo una sorta di ricevitori, che galleggiano in un fantasmagorico mare di frequenze.
All’inizio del 900, si scopre che la fisica classica era sbagliata (materia inerte, passiva, che si basa solo sulle forze esterne). La nuova fisica, la fisica quantistica dice che la materia non è inerte, la materia e il movimento non possono essere separati, la materia ha una sua specifica oscillazione, fa tutte le possibili oscillazioni. L’oggetto classico è un essere solido; l’oggetto quantistico non è inerte, è privo di riferimenti, sbanda, quindi cerca di minimizzare l’energia, si auto organizza. Quindi la fisica quantistica studia non l’essere, ma il divenire, non gli oggetti intesi in senso ontologico, ma gli oggetti che divengono, in forza della loro oscillazione.
L’essere vivente può muoversi anche se nessuna forza è applicata su di esso e l’energia gli deriva dal cibo che mangia. ll nostro corpo è composto da acqua, almeno per più della metà, anche se questa è distribuita in modo non uniforme. Tutti gli organismi dipendono dall’acqua e ne contengono in quantità elevate. Si può davvero dire che senza acqua non c’è vita e che dalla qualità dell’acqua dipende la qualità della vita.
I risultati di esperimenti condotti in diverse parti del mondo, hanno mostrato che l’acqua percepisce tutti gli influssi, e ricorda tutto ciò che succede nello spazio circostante; per l’acqua, è sufficiente entrare in contatto con una sostanza, per acquisirne le qualità, e salvare queste informazioni nella sua memoria.
Registrando le informazioni, l’acqua acquista nuove caratteristiche, anche se la sua struttura chimica rimane costante. La struttura dell’acqua è molto più importante della composizione chimica. La struttura dell’acqua consiste nell’organizzazione delle sue molecole. Le molecole dell’acqua si riuniscono in gruppi, chiamati cluster e gli scienziati hanno compreso che i cluster sono una forma di cellula di memoria, nella quale l’acqua scrive, come su un mangianastri, tutto ciò che vede, ascolta e percepisce.
L’acqua naturalmente rimane acqua, ma la sua struttura, come in un sistema nervoso, reagisce a tutte le alterazioni. I moderni strumenti sono riusciti a stabilire che, in ogni cluster dell’acqua, si trovano 440.000 cellule di memoria, e ognuna di esse è responsabile per ogni forma d’interazione con l’ambiente.
L’acqua che sgorga da una fonte naturale è un’acqua viva e carica di energia; i grappoli di molecole sono minimali e, con tali caratteristiche, riesce a ottimizzare, attraverso le sue onde elettromagnetiche, tutte le reazioni chimiche, che avvengono negli esseri viventi e riesce a garantire lo stato di buona salute e di benessere.
*ingegnere