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Paralimpiadi 2024, Mazzone è argento nel ciclismo H2: “Ai ragazzi dico di alzarsi dal divano e crederci”

4 settembre 2024 | 14:42
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Paralimpiadi 2024, Mazzone è argento nel ciclismo H2: “Ai ragazzi dico di alzarsi dal divano e crederci”

Cornegliani fa uno splendido oro nella crono H1: “È una vita che inseguo questo obiettivo. Sono uno sportivo da sempre, da che ho memoria corro contro il tempo”. Franceschetti sul podio nel tiro a segno

Parigi, 4 settembre 2024 – Fabrizio Cornegliani è medaglia d’oro nella crono individuale H1 di ciclismo su strada ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. Il 55enne azzurro ha chiuso in 34:50.45 la gara sul circuito di Clichy-sous-bois, lasciandosi alle spalle il belga Maxime Hordies, argento in 35:11.13 e il sudafricano Nicolas Pieter du Preez, bronzo in 36:07.05. Cornegliani, alla sua seconda partecipazione ai Giochi, si laurea così campione paralimpico dopo l’argento già conquistato a Tokyo 2020.

“È una vita che inseguo questo obiettivo. Sono uno sportivo da sempre, da che ho memoria corro contro il tempo. Ho iniziato con l’atletica e finisco con il ciclismo. Oggi mi sono finalmente tolto quella maledizione dell’argento che mi perseguitava da tempo: l’oro era sempre a un pizzico e non riuscivo a raggiungerlo, ma stavolta ce l’abbiamo fatta”. Lo ha detto Fabrizio Cornegliani, medaglia d’oro nella crono individuale H1 di ciclismo su strada ai Giochi paralimpici di Parigi 2024, nella zona mista del circuito di Clichy-sous-bois.

Adesso cosa ci dobbiamo aspettare da Cornegliani? “Adesso prendiamo fiato. Fra 15 giorni abbiamo un mondiale, quindi non è ancora il momento di rilassarsi”, ha concluso l’azzurro.

Luca Mazzone è medaglia d’argento nella crono individuale H2 di ciclismo su strada ai Giochi paralimpici di Parigi 2024. L’azzurro, portabandiera dell’Italia nella cerimonia di apertura, ha concluso la gara in 25:18.83, alle spalle dello spagnolo Sergio Garrote Munoz, oro in 24:33.71, e davanti al francese Florian Jouanny, bronzo in 25:19.29. Mazzone, campione paralimpico a Rio 2016, ha così confermato l’argento ottenuto a Tokyo, conquistando la sua settima medaglia ai Giochi.

“Una gara grandissima, ho avuto la notizia alla fine. Non ci credevo, pensavo di essere arrivato terzo perché ho superato quelli che potenzialmente potevano arrivare terzi. Il francese però ha vent’anni di meno e gioca in casa, quindi pensavo un bronzo, ma quando mi hanno detto l’argento a ridosso dal primo…”. È al settimo cielo Luca Mazzone, medaglia d’argento nella crono individuale H2 di ciclismo su strada ai Giochi paralimpici di Parigi 2024 dopo aver superato sull’ultimo tratto del circuito di Clichy-sous-bois il francese Florian Jouanny, tenuto dietro di 46 centesimi.

Portabandiera nella cerimonia di apertura, ma soprattutto porta medaglie: quello di oggi, che conferma il risultato di Tokyo 2020, è il settimo podio paralimpico del 53enne azzurro. “Tanta roba, tanta roba a questa età. Dopo tre Paralimpiadi nel paraciclismo, con Zanardi e Podestà dove ero contento di aver preso quelle medaglie d’oro, questa per me vale platino. Ringrazio soprattutto la mia testa e mia moglie, che mi sopporta”.

Questa medaglia, ha aggiunto Mazzone, “la dedico a tutti i ragazzi che stanno a guardarmi. Come ho detto quando ho fatto il portabandiera: credeteci, credeteci, alzatilevi dal divano e credeteci, iniziate uno sport e pian piano vedete che poi si realizzano i vostri sogni”.

La terza medaglia di giornata arriva dal tiro a segno con Davide Franceshetti, bronzo nella pistola 50 metri con 199.7 oro al cinese Chao Yang (220.1), argento all’uzbeko Server Ibragimov (215.3).

“E’ stata inaspettata, questa medaglia pesa un quintale, tantissimo”, ha dichiarato. – “L’emozione era tantissima ma ho cercato di dare tutto quello che avevo in corpo. Dedico questa medaglia alla mia famiglia in primis, al mio poligono, al gruppo sportivo che mi supporta, alla Unione Italiana Tiro a Segno e al Comitato Italiano Paralimpico”.

Particolarmente emozionata per il risultato raggiunto anche l’allenatrice del tiratore friulano Sabina Mujkic. “Davide è il nostro piccolo grande campione. E’ un ragazzo che si è meritato tutti i successi che ha conquistato in carriera. Ha avuto il pregio di trasformare rabbia, dispiaceri e paura in energia per competere ai massimi livelli concentrandosi sugli allenamenti”.

Nel fioretto di categoria B, Bebe Vio Grandis raggiunge la semifinale dopo aver battuto l’ucraina Dolh 15-2.

(Fonte comitatoparalimpico.it)

Foto comitatoparalimpico.it

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