US Open 2024, splendida Italia a New York: Errani-Vavassori volano in finale nel doppio misto
Un altro primato del tennis italiano. Gli Azzurri entusiasti
New York, 4 settembre 2024 – La prima coppia italiana a volare in finale agli US Open 2024. E’ un altro primato per il tennis italiano dei successi. Sara Errani e Andrea Vavassori staccano il pass per la gara massima del torneo americano.
Lo fanno battendo gli statunitensi Tyra Grant e Aleksandar Kovacevic 6-3, 7-5, in semifinale. Affronteranno Taylor Townsend e Donald Young, che hanno, a loro volta, vinto per 6-3, 6-4, con le teste di serie numero 8, l’indonesiana Aldila Sutjadi e l’indiano Rohan Bopanna.
Le parole di Errani e Vavassori – Fonte supertennis.tv
“Sara, le vorremmo far notare che nel suo infinito curriculum manca un titolo di doppio misto”. E’ bastata una frase, un semplice dato di fatto buttato lì nel corso di una conferenza stampa, a stuzzicarle l’appetito. Lei in fondo – e Parigi ne è testimone – è la ragazza che di solito i suoi sogni li realizza.
E così, passeggiando felice nel tabellone di singolare e, un po’ meno felice, tra le insidie del doppio, Sara Errani ci ha cominciato a pensare seriamente. La coppia con Andrea Vavassori, nata in ottica Olimpiadi, lentamente si è amalgamata; un mix di esperienza ed energia sostenuto da un grande affetto reciproco. La prima coppia tutta azzurra a centrare una finale di doppio misto negli Slam: “Si vive di emozioni – dice Andrea – , e vincere partite del genere ti lascia dentro qualcosa di diverso e speciale. A volte il misto non viene molto considerato, ma fare una finale o vincere uno Slam, in qualsiasi specialità, è una cosa incredibile. Avere la possibilità di scrivere il tuo nome nell’albo d’oro di un torneo con questa storia e questa tradizione è sempre speciale. E poi è speciale aver ottenuto questo risultato accanto a Sara”.
“Voglio bene al Vava – ha ripetuto più volte la Errani nel corso della prima settimana degli Us Open – , ci divertiamo moltissimo a giocare insieme”. Una sintonia che ha fatto crescere entrambi: “Abbiamo un carattere simile – aggiunge il tennista torinese – andiamo d’accordo e in campo mettiamo una bella energia. Lei mi fa stare bene, è una persona su cui posso contare per tutta la partita, non ha mai passaggi a vuoto mentali e vederla sempre positiva e vederla lottare in modo costruttivo mi ha aiutato moltissimo. A me capita di avere passaggi a vuoto e delle frustrazioni durante la partita, lei invece è bravissima a resettare subito e a ripartire. L’ho sempre detto, lei ha una intelligenza tattica superiore a tutte le altre”.
“Lui a rete è il più forte di tutti – Sara analizza le caratteristiche del suo compagno – , quando ci alleniamo è bellissimo vedere come si muove nei pressi della rete, gli esercizi che fa con suo padre. Se potessi copierei tutto. Aver visto i tempi con cui si muove, e quanto rimane lì vicino alla rete, mi ha migliorato. Già dalla prima volta a Wimbledon, dopo il primo allenamento, credo di aver imparato molto anche solo osservandolo e questo mi ha aiutato moltissimo anche per le Olimpiadi”.
Per Sara si tratta dell’11.ma finale Slam della carriera (una di singolare, nel Roland Garros del 2012, e nove in doppio, di cui cinque vinte), per Andrea si tratta della terza finale major della stagione (dopo Australian Open e Roland Garros al fianco di Simone Bolelli): “Beh, direi che è stata una buona stagione – dice la Errani sorridendo – ; per me è stato un anno pazzesco, la medaglia alle Olimpiadi è stato il momento più alto ma ho fatto buoni risultati per tutta la stagione. E ora sono contentissima per questa finale nel misto. Anche per Andrea è stato un anno pazzesco – e racconta un aneddoto – ; in Australia, dopo aver visto le prime due partite del Vava e di Simone, sono andata da Jas e le ho detto ‘prima della fine dell’anno saranno la coppia numero 1 del mondo’. Poi magari non accadrà, ma li ho visti subito, fortissimi, intelligentissimi, solidi, servono bene, le volée… per me la coppia più forte”.
“11 finali? – conclude Andrea strabuzzando gli occhi – Una carriera pazzesca, e sono felice di esser riuscito a farle fare una cosa che non aveva mai fatto! Sono cresciuto vedendo la generazione incredibile di Sara e delle altre tre ragazze. E’ bellissimo per me avere l’opportunità di giocare al suo fianco e di aver raggiunto insieme un traguardo del genere”.
Foto USTA da supertennis.tv
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