Anziano ucciso di botte, arrestati 4 custodi. Alviti (Angpg): “Non erano guardie giurate”

Il sindacalista dell’associazione nazionale guardie particolari giurate spiega l’accaduto al Federico II di Napoli
Napoli, 6 settembre 2024 – Quattro dipendentidell’istituto di vigilanza a cui era affidato il servizio di portineria del Policlinico Federico II di Napoli sono stati arrestati dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia Napoli Vomero con l’accusa di concorso in omicidio preterintenzionale pluri-aggravato e con abuso dei doveri inerenti il pubblico servizio.
Le indagini, condotte dall’aprile al giugno 2024 dalla stazione di Marianella, hanno consentito di ricostruire quanto avvenuto la mattina dell’8 aprile scorso quando un paziente 62enne, dopo aver tentato di accedere alla citata struttura ospedaliera a bordo della propria auto, nel corso di un alterco determinato dall’ennesimo diniego e a fronte di una spropositata reazione, veniva aggredito con pugni e calci sferrati al volto e ai genitali da un gruppo di vigilantes tra cui i quattro indagati, decedendo poco dopo l’arrivo dei soccorsi a causa delle lesioni riportate durante l’aggressione.
Sul argomento è intervenuto il noto sindacalista napoletano Giuseppe Alviti presidente nazionale dell’associazione nazionale guardie particolari giurate che esternando la vicinanza alla famiglia del defunto sottolinea che “Le 4 unità arrestate tutto sono tranne che guardie particolari giurate ma semplicemente custodi. Ovviamente più di una volta ci siamo soffermati sulla necessità della Formazione professionale continua prima della assunzione di questa tipologia lavorativa onde evitare atto incresciosi come questi”.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio