Quale futuro per Sangiuliano? Tornerà in Rai, ma non vuole alte posizioni

7 settembre 2024 | 13:57
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Quale futuro per Sangiuliano? Tornerà in Rai, ma non vuole alte posizioni

L’ex ministro della Cultura cerca di voltare pagina. Ma promette: “Farò denunce da cui mi aspetto milioni e milioni di euro”

Roma, 7 settembre 2024 – “Ora farò, insieme ai legali che mi aiuteranno, l’avvocato di me stesso. So bene come si fanno le querele ai giornalisti e conosco purtroppo, ora direttamente sulla mia pelle anche se mai avrei immaginato un cinismo così terribile e un disprezzo della persona tanto forte, la pericolosità devastante delle fake news. Milioni e milioni di risarcimento mi aspetto“. A parlare è Gennaro Sangiuliano che, all’indomani delle sue dimissioni da ministro della Cultura, al “Messaggero”, ricordando di essere laureato in Giurisprudenza, con un dottorato in diritto, promette azioni legali sulla vicenda che lo ha visto coinvolto, a partire da quelle che farà contro Maria Rosaria Boccia da cui “non sono ricattabile”, ribadisce, aggiungendo “né da lei né da nessun altro”.

Il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, si è dimesso

Sangiuliano: “Devo disintossicarmi. Mai usato soldi pubblici”

Sangiuliano confessa di aver bisogno ora “di disintossicarmi per un po’, poi tornerò a scrivere a lavorare, e intanto rispolvero le mie conoscenze giuridiche per far condannare nei tribunali quelli che hanno scritto bugie”. E ancora: “Voglio recuperare anche i miei sentimenti stare vicino a mia moglie di cui resto innamorato e fare un bilancio della mia vita politica. Vogliono farmi passare per un reietto ma io mi sento a posto con la coscienza: non ho tradito le istituzioni, non ho usato neanche un euro di soldi pubblici per un caffè“, aggiunge.

Sangiuliano

L’ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano

“Tornerò in Rai, ma…”

E alla domanda se tornerà in Rai, risponde: “Certo che ci tornerò, come hanno fatto Marrazzo, Badaloni e tanti altri che presero aspettativa per impegnarsi in politica. Sono un dipendente Rai a tempo indeterminato. Tornerò al mio lavoro e nell’azienda dove sono cresciuto. Ma non voglio un posto di rilievo“.

A confermare il ritorno dell’ex ministro a Viale Mazzini, anche l’amministratore delegato Rai Roberto Sergio: “Certamente Sangiuliano rientrerà in azienda e poi valuteremo assieme. Tutto troppo affrettato per fare ipotesi“.

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“Ho deciso io di dimettermi. Meloni non mi ha pressato”

Non crediate che sia accaduto chissà che cosa tra di noi. Continuiamo a fidarci l’uno dell’altra. Ho tolto il bersaglio a tutti coloro che hanno scaricato su di me il peggio del peggio in questi giorni, un accanimento mai visto. Giorgia è stata comprensiva, non mi ha spinto lei a lasciare, mi ha ascoltato come sempre, mi ha lasciato libero di fare la mia scelta. Si è comportata nel migliore dei modi possibile. Questa è stata una decisione mia, perché stava diventando troppo duro e troppo ingiusto il tiro al piccione” ha poi precisato Sangiuliano: “Devo ripartire e lo farò perché non mi mancano l’energia e la fiducia in me stesso, anche se la cattiveria che ti viene scaricata addosso è fatta apposta per farti arrendere. Io invece vado avanti“.

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L’avvocato: “Pressioni illecite nei confronti di Sangiuliano”

E’ innegabile che l’ex ministro Sangiuliano è stato oggetto di pressioni illecite da parte della dottoressa Boccia che, a mio modo di vedere – ma la decisione spetterà ai magistrati – prefigurano il reato di tentata estorsione“. Lo afferma l’avvocato di Sangiuliano, Salvatore Sica.

In merito alla denuncia contro Boccia, il legale spiega: “E’ in via di elaborazione e intendiamo depositarla all’attenzione dei magistrati all’inizio della prossima settimana. Mi incontrerò con l’ex ministro Sangiuliano e procederemo allegando all’esposto anche una serie di documenti che dimostrato l’assoluta correttezza della condotta del mio assistito. Nell’atto che metteremo a disposizione dei pm forniremo una ricostruzione cronologica e dettagliata di questa vicenda che è e resta privatissima“, conclude.

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Meloni: “Il Governo non sarà indebolito dal caso Sangiuliano”

Se qualcuno pensa che situazioni come questa possano servire a indebolire il Governo, temo non accadrà“. E’ intervenuta anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, intervenendo al Forum Ambrosetti, a Cernobbio.

Secondo la premier “c’è stata una forte campagna mediatica su una questione privata del ministro, fermo restando che ministro sbagliato, cha ha trasformato una questione privata in un fatto pubblico“. Per Meloni si tratta di “un gioco precedente al quale non mi intendo prestare, ed è la ragione per la quale non ho accettato inizialmente le dimissioni del ministro“. Ieri, invece, “le ho accettate perché le ha presentate come irrevocabili, perché il ministro voleva liberarsi dalla condizione di ministro per potersi meglio difendere perché capiva, come lo capisco io, che l’autorevolezza e il ruolo del Governo non poteva continuare ad essere sottoposto a questa pressione mediatica“.

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Come si dice – ha aggiunto Meloni – ‘è morto il Re, viva il Re’. Si è dimesso un ministro, buon lavoro al nuovo“. Nella giornata di ieri, quando la stampa aspettava le dimissioni di Sangiuliano, ha spiegato la premier, “io ero già al Quirinale a firmare la nomina del nuovo ministro, perché intendo fare bene il mio lavoro fino a fine legislatura e penso anche che gli italiani capiscono un certo doppiopesismo“.

Meloni si è detta inoltre “molto colpita dalla sproporzione di articoli dedicati alla vicenda privata del ministro rispetto a quelli dedicati a un’inchiesta che ha portato avanti la procura di Perugia e che racconta di funzionari dello Stato che per anni hanno fatto centinaia di migliaia di accessi illegali a banche dati nazionali ragionevolemente ricattare la gente“.

Il Governo, ha ribadito, “ha fatto quello che doveva fare, per me è molto importante che il governo mantenga la sua autorevolezza“. La premier si è augurata inoltre “che si possa andare avanti e che il nuovo ministro Alessandro Giuli possa continuare bene l’ottimo lavoro fatto da Gennaro Sangiuliano“. (Foto: Facebook Gennaro Sangiuliano)

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