Scuola, Valditara: “Titoli esteri e precariato: ecco come stanno le cose”
Intervento del ministro dell’Istruzione, che risponde alle polemiche degli ultimi giorni: “Insegnanti di sostegno? Facciamo chiarezza”
Roma, 7 settembre 2024 – Il ministro dell’Istruzione, Giuseppe Valditara, interviene in prima persona sul caso relativo agli insegnanti di sostegno, i quali pochi giorni fa hanno protestato al Miur (leggi qui). Tramite un video pubblicato sul proprio canale YouTube, Valditara ha fatto il punto più in generale sul precariato, una vera e propria piaga che attanaglia la scuola, difendendo l’operato del Governo (e attaccando quelli prima), per poi soffermarsi sui docenti di sostegno. E, più nello specifico, sull’omologazione dei titoli esteri ottenuti in Spagna e Romania, che ha rivoluzionato le graduatorie e mandato su tutte le furie i professori precari, e sull’indizione dei corsi di specializzazione Indire (leggi qui).
Valditara: “Titoli esteri in Spagna e Romania: vi spiego”
“Su questa storia, deve esserci il coraggio della chiarezza. C’è una Direttiva dell’Unione Europea, la 55/2013, la quale prevede che uno Stato membro dell’Ue ha il dovere di assumere, alle stesse condizioni, i cittadini di altri Paesi, verificando il possesso dell’attestato di competenza o del titolo di formazione richiesto dall’altro Stato. Noi abbiamo quindi il dovere coloro che si sono abilitati in Spagna e Romania, un dovere che ci viene riconfermato da alcune sentenze del Consiglio di Stato” ha spiegato Valditara, per poi sottolineare: “Noi abbiamo escluso il 10% di coloro che hanno ottenuto un’abilitazione da Enti non riconosciuti dai rispettivi ordinamenti, oppure non idonea. Non è il Ministero dell’Istruzione a verificare le abilitazioni o competente ad accertare l’idoneità degli Enti: questo compito spetta al Ministero dell’Università e della Ricerca, che già sta facendo le sue indagini“.
“I corsi Indire fondamentali per la lotta al precariato”
Il Ministro, dunque, è intervenuto sulla questione relativa ai Corsi Indire, anche questa oggetto di forti polemiche: “Il precariato è rappresentato, soprattutto, dagli insegnanti di sostegno. Nel 2023-2024, su un totale di 160mila docenti precari, sono stati quasi 109mila. Quest’aumento si deve al fatto che, negli ultimi anni, c’è stata una crescita esponenziale dei giovani con disabilità. Ma va anche aggiunto che, purtroppo, le Università non sono state in grado di specializzare un numero adeguato. Si è previsto, giustamente, che si possono assumere di ruolo solo docenti specializzati, per garantire una qualità massima per gli studenti con Dsa. E poichè i TFA svolti nelle Università non si sono rivelati adeguati, abbiamo deciso di affiancare i percorsi presso Indire, che fa capo al mio Ministero. L’obiettivo è quello di specializzare al massimo gli insegnanti, perchè i problemi sono tanti, si passa dall’autismo ai ragazzi non vedenti o non udenti. Si tratta di una rivoluzione con la quale vogliamo specializzare, nel 2025, 85mila docenti precari che non hanno specializzazione ma 3 anni di insegnamento alle spalle. Poi avvieremo con il MEF un piano di trasformazione dei posti in organico di fatto a posti in organico di diritto, in modo da procedere con le assunzioni” ha concluso Valditara.
Il ministro, nel suo lungo intervento, ha concluso soffermandosi su una novità in vista: “In vista del prossimo anno scolastico, le famiglie avranno la possibilità di scegliere la continuità sul sostegno. Se sono soddisfatte dal rapporto tra il docento ed il proprio figlio, potranno chiedere alla scuola di farlo proseguire“.