Gualtieri e Rocca in pressing su Salvini: “No al rincaro dei ticket metro, dateci più soldi”
Fronte comune da parte del sindaco e del governatore. Entrambi non vogliono attestarsi il rincaro, ma nemmeno rischiare che crolli il trasporto pubblico romano
Roma, 9 settembre 2024 – Sui binari della metro e sulle gomme dei bus corre l’intesa trasversale tra il Campidoglio di centrosinistra e la Regione Lazio di centrodestra. Unite nel chiedere al Governo, e in particolare al ministro Matteo Salvini, più fondi per il trasporto pubblico della Capitale.
Se non arriveranno i soldi un’alternativa c’è, ma nessuno la vuole: il Comune deve proporre – in realtà lo ha già fatto – un aumento del biglietto di autobus e metro a due euro già dall’anno prossimo e la Regione dovrà approvarlo.
Situazione spinosa: nessuno dei 2 vuole intestarsi un rincaro, ma nemmeno vogliono rischiare un collasso dei trasporti di Roma, causa casse vuote, proprio nell’anno del Giubileo. Dunque entrambi bussano al Governo.
Il pressing di Rocca
Il Fondo nazionale dei trasporti, ribadiscono in coro, andrebbe aumentato nella parte destinata a Roma. Il messaggio è indirizzato al titolare delle Infrastrutture, che è anche il leader della Lega. “Nel riparto del Fondo – afferma non casualmente Rocca – il Lazio è estremamente penalizzato: c’è un ‘cartello’ di alcune Regioni e noi ogni volta ci ritroviamo sacrificati. Con Salvini ho già affrontato il tema. Lui fa un riparto e lo trasmette alla Conferenza delle Regioni e lì si discute”. In cifre, a Roma mancano 22-24 milioni di euro. I motivi sono molteplici: dal rinnovamento della flotta, all’implementazione delle infrastrutture, ai rincari generali”.
“Lavorare sull’Isee e tariffazioni, non sono tutti uguali”
“Il problema delle risorse c’è ed è reale. Secondo me lavorare sull’isee è importante, dare benefici a pioggia non è la soluzione” ha detto Rocca nel corso dell’inaugurazione delle nuove degenze di Neurochirurgia, Chirurgia vascolare, Otorinolaringoiatria, Cardiologia, Terapia Intensiva e Sub Intensiva dell’ospedale San Filippo Neri a Roma, che poi aggiunge: “Portare il biglietto da 1,50 a 2 euro per alcune famiglie fa la differenza. Penso che un biglietto con tariffazione a scaglioni sia l’unica soluzione che può reggere. Se anche i turisti pagassero qualcosa in più, anche per gli oneri giubilari che stiamo sostenendo, non mi preoccuperei. Un biglietto più caro quindi per i visitatori e un ‘biglietto di cittadinanza’ per i romani, soprattutto nelle fasce di reddito più basse perché gli incentivi vanno dati soprattutto a chi ha difficoltà. Sicuramente lavoreremo per destinare maggiori risorse al trasporto pubblico locale, è essenziale. La priorità è questa“.
Rincaro dei ticket, cosa cambierebbe
In cifre, a Roma mancano 22-24 milioni di euro. I motivi sono molteplici: dal rinnovamento della flotta, all’implementazione delle infrastrutture, ai rincari generali. Per coprire il buco, se non si troveranno altre risorse, la soluzione è alzare il prezzo del biglietto, puntando però a colpire maggiormente gli utenti ‘casuali’, come i turisti. Per i pendolari nulla cambierebbe: a quanto riportato dal Messaggero che stamattina ha anticipato una lettera di Gualtieri a Rocca, il ticket mensile resterebbe a 35 euro e anzi gli abbonati godrebbero di una riduzione da 250 a 240 euro per la tessera annuale; invariate le agevolazioni per disoccupati, under 19 e over 70, redditi fino a 15 mila euro e simili. Gli altri invece pagherebbero di più: il ticket ordinario passerebbe da 1,5 a 2 euro, il giornaliero da 7 a 9,4; il bigiornaliero da 12,5 a 16,7, il trigiornaliero da 18 a 24, il settimanale da 24 a 32 euro.
I sindacati: “Non si penalizzi chi vive e lavora a Roma”
“In merito alla proposta di aumento delle tariffe del trasporto pubblico locale di Roma, mercoledì 11 settembre saremo in Regione Lazio per discuterne con l’assessore Ghera e l’assessore Patane‘”. Così, in una nota, i segretari generali regionali di Cgil, Cisl e Uil Natale Di Cola, Enrico Coppotelli e Alberto Civica. “Com’è noto – aggiungono – la nostra posizione è di ferma contrarietà a ogni rincaro che possa penalizzare chi vive o lavora nella Capitale. Riteniamo necessario che Roma riceva le risorse di cui ha bisogno, soprattutto in vista del Giubileo, nonché un maggiore impegno nel contrasto all’evasione dei titoli di viaggio”.
”Come leggiamo in queste ore c’è una disponibilità del presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca, su una delle proposte che Cgil, Cisl e Uil di Roma e Lazio hanno avanzato prima dell’estate, ossia una tariffazione differenziata che tenga conto anche della condizione economica delle persone rinvenibile tramite modello Isee. Ci aspettiamo che al tavolo in Regione Lazio prevalga il buonsenso e che si mettano in campo giuste soluzioni che sostengano il potere d’acquisto di lavoratori dipendenti e pensionati”, concludono.
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