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Totti e la Roma: una storia d’amore che non può finire qui

13 settembre 2024 | 17:53
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Totti e la Roma: una storia d’amore che non può finire qui

L’ex capitano giallorosso si è detto “deluso” di una mancata chiamata per ritornare nel club. Ma per chi ha dedicato tutta la sua vita alla Roma, un posto ci dovrebbe essere sempre

Roma, 12 settembre 2024 – “Tempo, maledetto tempo…” con queste le prime parole con cui l’ex capitano giallorosso Francesco Totti ha pronunciato il suo addio al calcio ed alla Roma, davanti ad un’Olimpico gremito della sua gente. E di tempo da quel 28 maggio 2017 ne è passato, ma sono momenti difficili da  dimenticare. Come non si potrà non ricordare quanto il numero 10 abbia fatto per la Roma, a cui ha dedicato la sua carriera e la sua vita.

Ora, però, Totti e la Roma sono “lontani”. Non si sa per volontà di chi, ma in alcune recenti dichiarazioni, l’ex capitano si è detto deluso perché “Nessuno mi ha mai chiamato o cercato e sinceramente non me lo aspettavo”. Molti tifosi attendevano, infatti, un suo ritorno in giallorosso, seppur con una veste diversa. Se ne è parlato, ma non è stato poi nulla di fatto. La sua delusione l’ha espressa in un’intervista rilasciata a Sky Sport in questi giorni (leggi qui). Ma ad essere rimasti delusi sono anche alcuni tifosi che si aspettavano un ritorno che possa in qualche modo riaccendere quella fiamma di speranza, che sembra a poco a poco affievolirsi. D’altro canto, c’è anche chi non la pensa allo stesso modo che forse non aspetterebbe un suo ritorno. “Siamo tutti felici, anche se i tifosi un po’ meno”, ha detto l’ex capitano a sottolineare quanto calore ancora gli arriva dai tifosi giallorossi.

Le gesta di Totti come capitano della Roma sono storia: con 786 presenze e 307 i suoi sono record difficili da eguagliare Ma un suo ipotetico ritorno nel club poteva in qualche modo aprire un nuovo capitolo. Il primo tentavo è stato quando con Pallotta aveva un incarico nella dirigenza, lasciato dopo due stagioni. Con l’arrivo dei Friedkin alla guida della società, quello che si auspicava era un vero ritorno, magari sempre con un altro ruolo nella dirigenza, ma la chiamata all’ex Capitano non c’è mai stata. Il ritrovarsi di Totti e la Roma, però, indipendentemente da quello che accadrà in futuro (o se mai accadrà), dovrebbe essere un qualcosa che vada al di là del ruolo simbolico. Chi ha dato tutto alla Roma, forse vorrebbe farlo ancora e anche in maniera “operativa” e che possa portare la propria esperienza per il bene del club, non solo dei tifosi.

Nel mentre, non resta che ricordare con un pizzico di nostalgia tutto quello che ha lasciato, tutto il bello che ha fatto vivere ai suoi tifosi indossando la maglia giallorossa.

Quel bambino biondo che conquistò un impero

27 settembre 1976: nasce lui a Porta Metronia, un bambino che ancora non sapeva cosa sarebbe diventato da grande. Si unisce alla Roma nel 1989, all’età di 12 anni, e ha debuttato in prima squadra nel 1993, a soli 16 anni. Uno dei giocatori più forti della sua generazione che ha conquistato la folla con la fascia da capitano e la maglia giallorossa dal 1994 al 2017. Giornate magiche con la Roma (la squadra di una vita) uno scudetto 2000-2001, il terzo della storia giallorossa, due Supercoppe italiane (2001 e 2007) e due Coppe Italia (2006-2007 e 2007-2008).

La sua carriera è tinta tutta di giallorosso (oltre alla nazionale italiana con la quale ha vinto il Mondiale del 2006) ed è questo che lo ha incoronato a Ottavo Re di Roma. Ripercorrere tutta la sua carriera significa parlare di un pezzo di storia del calcio che non solo i tifosi ricorderanno: con gioia per quello che è stato, ma con malinconia perché, è vero che certe cose capitano una sola volta nella vita, ma sono quelle le più belle da ricordare. Poi un domani, chissà…