Atletica, Simonelli è secondo in Diamond League: l’Azzurro fa 13.22 nei 110 ostacoli

14 settembre 2024 | 10:53
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Atletica, Simonelli è secondo in Diamond League: l’Azzurro fa 13.22 nei 110 ostacoli

L’Azzurro, all’ultimo appuntamento del circuito: “È stata una stagione quasi perfetta e ora vado in vacanza con il sorriso”

Bruxelles – Lorenzo Simonelli stacca la seconda posizione in Diamond League, a Bruxelles. Nell’ultimo appuntamento stagionale del circuito internazionale di atletica leggera, l’Azzurro segna il crono di 13.22 e impreziosisce un grande anno 2024 per il campione d’Europa dei 100 ostacoli a Roma e argento mondiale indoor nei 60 ostacoli.

“Non pensavo di poter correre 13.22 a metà settembre – commenta l’azzurro dell’Esercito, come riporta fidal.it – Non so dove ho trovato le energie. Questa gara è merito delle indicazioni tecniche che mi ha dato coach Giorgio Frinolli. È stata una stagione quasi perfetta e ora vado in vacanza con il sorriso. Finalmente ho ripreso un po’ di confidenza dopo Parigi…”.

Il podio va al francese Sasha Zhoya (oro con 13.16), terzo è Freddie Crittenden (13.24).

Il bronzo olimpico nel lungo Mattia Furlani arriva ai piedi del podio e segna anch’esso una grande anno personale 2024. L’atleta delle Fiamme Oro, oro europeo a Roma e argento mondiale a Glasgow, fa la misura di 7,88, al primo salto, arriva anche 7,83 e un tentativo a 6,39 con tre nulli.

“È stata una stagione incredibile, ma c’è ancora tantissimo da lavorare, nel prossimo anno introdurremo diverse novità nella rincorsa”, annuncia il diciannovenne azzurro, come riporta fidal.it.

Il giamaicano Tajay Gayle, fa la migliore misura dell’anno con 8,28 (+0.4) e gli vale il titolo di campione della Diamond League. Secondo è lo svizzero Simon Ehammer (8,16/+0.4) e terzo il greco campione di tutto Miltiadis Tentoglou, con 8,15 (+0.2).

E’ sesta la finalista olimpica Dariya Derkach (Aeronautica) che non va oltre il 13,45 (+0.1) fatto al secondo turno, nel triplo. E’ distante dalle migliori misure a causa di un fastidio al tendine d’Achille avvertito già in riscaldamento. In prova anche un 13,41, tre nulli e la rinuncia all’ultimo salto. Vince la gara, la cubana Leyanis Perez con 14,37 (-0.1).

Foto Grana/Fidal

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