Chi è Ryan Routh, il sospetto attentatore di Trump: aveva votato per lui
L’FBI già parla di “apparente nuovo tentato assassinio”. L’ex presidente mostra i muscoli: “Non mi arrenderò mai”
Washington, 15 settembre 2024 – Momenti di paura al campo da golf di Donald Trump a West Palm Beach, in Florida. Secondo le prime confuse testimonianze, alcuni colpi di arma da fuoco sono stati sparati nelle immediate vicinanze di Trump mentre stava giocando a golf. Gli agenti del Secret Service hanno risposto aprendo il fuoco contro un individuo armato che si trovava nei pressi del club: la persona sospettata è riuscita a fuggire a bordo di un SUV, ma è stata successivamente fermata dalle forze dell’ordine.
La notizia è già l’apertura di tutti i principali giornali e siti di rilievo internazionale, con l’FBI che l’ha già definito “apparente nuovo tentato assassinio” dell’ex presidente, che è rimasto illeso e “sta al sicuro“. 2 mesi fa, durante un comizio in Pennsylvania, Trump è sopravvissuto ad un attentato da parte del 20enne Thomas Matthew Crooks, il quale l’ha tuttavia ferito all’orecchio prima di essere ucciso dal Secret Service.
Trump: “Non mi arrenderò mai”
Dopo l’accaduto, Trump ha rassicurato i suoi sostenitori con una breve dichiarazione: “Sto bene. Niente mi rallenterà. Non mi arrenderò mai“. Le autorità stanno ancora facendo chiarezza sui dettagli dell’incidente, ma è stato rinvenuto nella zona uno zaino contenente un’arma semiautomatica AK-47 e una telecamera GoPro.
In seguito all’incidente, il presidente Joe Biden e la vicepresidente Kamala Harris sono stati informati della situazione. Harris ha espresso la sua solidarietà nei confronti del Tycoon, affermando: “La violenza non ha posto in America“.
L’identikit del sospetto attentatore: avevo votato per Trump
Aveva votato per Donald Trump nel 2016, l’uomo in custodia con il sospetto di aver tentato di sparare all’ex presidente americano. Ma poi, quattro anni dopo, si era detto ”deluso” dal presidente americano. Come ricorda Sky News, nel giugno del 2020 Ryan Wesley Routh aveva scritto sui social media: “Eri la mia scelta nel 2016, io e il mondo speravamo che il presidente Trump sarebbe stato diverso e migliore, ma siamo rimasti tutti molto delusi e sembra che tu stia peggiorando e regredendo”. Rivolgendosi a Trump aveva aggiunto: “sarò felice quando te ne sarai andato.”
A marzo di quest’anno Routh aveva votato alle primarie democratiche della Carolina del Nord. Dai registri risulta inoltre che ha donato più di cento dollari ad ActBlue, che elabora le donazioni per i democratici, come dimostrano i registri finanziari delle campagne federali.
Il libro delle delusioni
Routh l’anno scorso ha pubblicato in autonomia un libro di 219 pagine in cui racconta dettagliatamente i suoi sforzi per sostenere l’Ucraina nella guerra contro la Russia. In particolare Routh descrive la sua disillusione nei confronti della guerra in Ucraina, che definisce ”impossibile da vincere”. Il libro affronta anche la questione della presa del potere dei Talebani in Afghanistan e della situazione politica a Taiwan, con le crescenti minacce militari da parte della Cina.
Il libro, pubblicato su Amazon senza alcun editore, è intitolato: ‘La guerra impossibile da vincere dell’Ucraina: il difetto fatale della democrazia, l’abbandono del mondo e il cittadino globale: Taiwan, Afghanistan, Corea del Nord e la fine dell’umanità‘. In questo libro Routh racconta come si era recato al confine tra Polonia e Ucraina nel tentativo di arruolarsi in guerra, ma “a 56 anni e senza alcuna esperienza militare, sono stato respinto con riluttanza dal personale” dell’ufficio di frontiera. A Kiev cercò di arruolare più combattenti per lo sforzo bellico, allestendo un centro di volontariato improvvisato in Piazza dell’Indipendenza prima che venisse smantellato dalla polizia. Poi e trascorse diversi mesi accampato per protestare in vari luoghi della città. “Avevo dedicato ogni mia motivazione ed energia che potevo raccogliere per l’Ucraina e sono tornato a mani vuote“, ha detto descrivendo i suoi tentativi falliti di costruire droni per l’esercito ucraino con un team di ingegneri internazionali. (Foto: Facebook Donald Trump)