Giubileo, Gualtieri tronfio: “In 2 anni, recuperati 2 decenni. Piazza Pia? Un modello”
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Il sindaco di Roma: “Vogliamo una città più verde, sostenibile e inclusiva che smetta di rassegnarsi al fatto che a Roma le cose non si possono fare. Credo che i romani lo abbiano capito e ci sono vicini”
Roma, 16 settembre 2024 – “Questa opportunità non poteva essere persa. In 2 anni abbiamo realizzato quello che non si è fatto negli ultimi 20“. Così il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, in una intervista a “La Repubblica” quando mancano cento giorni all’avvio dell’anno giubilare.
Gualtieri: “Piazza Pia è un modello”
“Siamo fiduciosi che tutte le opere principali saranno concluse per la fine del 2024“, ha sottolineato il sindaco che definisce il cantiere su Piazza Pia “un modello“. Il progetto “ci consentirà di tenere gli eventi fino a 150 mila persone tra San Pietro e Castel Santangelo”. Mentre sul cantiere per il nuovo sagrato della basilica di San Giovanni, dice: “Ecco, con quei 7 mesi in più saremmo stati più rilassati. Invece adesso siamo tesi come corde di violino. Ma terremo fede al nostro cronoprogramma, dobbiamo assolutamente chiudere il cantiere di San Giovanni per fine dicembre”.
“Ecco le prossime novità”
“Stiamo seguendo ogni cantiere con grande impegno. In questo ci sono stati vicini i lavoratori e i sindacati: abbiano siglato un accordo che rafforza sicurezza e qualità del lavoro, dicendo ‘no’ al dumping salariale e ‘no’ ai subappalti a cascata e al tempo stesso ci ha consentito di tenere molti cantieri aperti anche 24 ore al giorno. Così, oltre a piazza Pia, rivedremo l’assetto di piazza Risorgimento, di via Ottaviano e, restando attorno al Vaticano, la passeggiata del Gelsomino introducendo modelli di qualità urbana avanzati, più green e pedonali. Poi ci sono gli interventi nelle periferie e mezzo miliardo per la rete delle strade principali”.
“Le strade che stiamo rifacendo oggi in profondità – assicura il sindaco – dureranno 15 anni. Così come gli investimenti sui trasporti sono destinati a durare nel tempo: penso ai disagi vissuti per le chiusure della metro A, che poi marcerà senza più stop imprevisti. Lo stesso vale per i tram, che da domani verranno sostituiti per più di un mese da bus. I romani avranno una rete nuova, mille autobus in più e mille taxi in più. Questa sarà l’eredità del Giubileo per la città. I trasporti pubblici che abbiamo trovato cadevano a pezzi. Roma uscirà finalmente da una situazione di degrado“.
“Vogliamo una città più verde, sostenibile e inclusiva che smetta di rassegnarsi al fatto che a Roma le cose non si possono fare. Credo che i romani lo abbiano capito e ci sono vicini“, conclude.
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