‘Tutti a Scuola’, gli Azzurri dell’Italia Team Olimpica e Paralimpica alla cerimonia di inaugurazione dell’anno scolastico
Le Azzurre dell’Italvolley e Maggetti della vela. Con loro anche Amodeo, Boggioni del nuoto e Parenzan del tennistavolo
Cagliari, 16 settembre 2024 – Numerosi gli Azzurri dell’Italia Team Olimpici e Paralimpici, oggi a Cagliari, in occasione della manifestazione ‘Tutti a Scuola’. Presso Convitto Nazionale “Vittorio Emanuele II” si è svolta la cerimonia di inaugurazione del nuovo anno scolastico.
E’ stato accolto con entusiasmo, insieme agli atleti tricolori, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella. Con lui anche il Ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, e alcune delegazioni di studentesse e studenti, in rappresentanza degli istituti di tutta Italia.
Gli Azzurri sono stati accompagnati dal Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano Giovanni Malagò e dal Presidente del Comitato Italiano Paralimpico Luca Pancalli. Tra di essi da Anna Danesi, Paola Egonu, Alessia Orro e Myriam Sylla e guidata dal ct Julio Velasco (Italvolley oro olimpico), la medaglia d’oro dell’iQFOil (vela) Marta Maggetti, che hanno scritto la storia delle Olimpiadi. Con loro i protagonisti medagliati delle Paralimpiadi Alberto Amodeo (nuoto), Monica Boggioni (nuoto), Martina Caironi (atletica) e Matteo Parenzan (tennistavolo).
Le dichiarazioni alla cerimonia di inaugurazione – Fonte Agc/coni.it
Il Presidente Malagò, ripercorrendo idealmente i trionfi del movimento nella magica estate parigina, ha indicato la chiave di lettura vincente: “Sono stati tre anni eccezionali. Dopo Tokyo, a Parigi abbiamo confermato risultati entusiasmanti. Queste ragazze sono un modello di riferimento per i bambini, sono eroi moderni. Lo sport sta entrando sempre di più nella vita del nostro Paese come cultura e in modo multidisciplinare”.
Entusiaste le campionesse di pallavolo: “La medaglia d’oro è sempre stata il nostro sogno. Ci siamo allenate per questo e a Parigi ci siamo concentrate partita dopo partita fino al trionfo. Abbiamo fatto la storia e siamo grate dell’opportunità che ci è stata data. Non sempre si vince, l’importante è l’impegno che ci mettiamo. Ogni volta che si cade bisogna rialzarsi: noi lo abbiamo fatto tante volte”. Ha gli occhi lucidi, dal canto suo, Marta Maggetti, quando dice “con la vela è stato amore a prima vista sin da quando cominciai da bambina”. Illuminante come sempre il ct Velasco: “Noi allenatori siamo come insegnanti. Stare con i giovani è un privilegio straordinario. Fare quello che ci piace è un altro privilegio. Oggi ci sono tanti esempi positivi, ma io noto che spesso tendiamo a giudicare i giovani. Per lavorare con i giovani la prima cosa da fare è credere in loro e cercare che diventino autorevoli e autonomi”.
Parola, poi, al Ministro Valditara: “È uno dei momenti più importanti nella vita di una comunità nazionale, la ripartenza del sistema dell’istruzione. Inizia la sfida del futuro. Il primo giorno di scuola è innanzitutto il vostro primo giorno, ragazzi. Il primo giorno di ciascuno di voi. La nostra è una scuola che valorizza la dignità della persona umana e la diversità dei talenti”.
Chiusura affidata al Capo di Stato. “La scuola riparte e con essa ripartono speranze ed emozioni – dichiara Mattarella (foto Quirinale) -. Il ritmo scolastico scandisce il calendario delle famiglie ed è molto importante per l’intera comunità nazionale. Ragazzi e ragazze crescono nel fisico e nella mente, cambiano, arricchiti dai loro insegnanti. Anche la società va avanti tra problemi e nuove sfide. La scuola è movimento, non si ferma, è una strada su cui camminare insieme, è palestra di vita. Trasmette cultura e conoscenza in un mondo che reclama sempre più sapere e preparazione; educa, sviluppa il senso di comunità e fa sperimentare la convivenza. L’impegno educativo rappresenta un pilastro fondamentale della vita della Repubblica. La scuola non può restare ferma ma si deve inserire efficacemente nell’innovazione e nel cambiamento rendendo protagonisti i ragazzi e le ragazze. Senza dialogo, senza comunità, senza empatia non ci sarà progresso. La scuola è decisiva, la scuola è per tutti e di tutti, in alcuni contesti è l’unica vera speranza di riscatto. La scuola è importante per avvicinarsi alla musica, all’arte, allo sport. La scuola può molto, ma non può tutto; il ruolo attivo delle famiglie è essenziale nel processo educativo. La scuola accende la nostra speranza”.
Foto coni.it
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