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Baggio ricorda Schillaci: “Ciao amico mio, anche stavolta hai voluto sorprendermi”

18 settembre 2024 | 14:41
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Baggio ricorda Schillaci: “Ciao amico mio, anche stavolta hai voluto sorprendermi”

Il feretro di Totò Schillaci è appena arrivato allo stadio Renzo Barbera di Palermo dove nel pomeriggio sarà allestita la camera ardente

Roma, 18 settembre 2024 – “Ciao mio caro amico, anche stavolta hai voluto sorprendermi. Rimarranno per sempre impresse nel mio cuore le notti magiche di Italia 90 vissute insieme. Fratelli d’Italia per sempre“. Queste le parole di Roberto Baggio sul suo profilo Instagram dopo la scomparsa di Totò Schillaci a 59 anni.

È morto Totó Schillaci, il volto di Italia ‘90

Il feretro di Schillavi al Barbera di Palermo

Il feretro di Totò Schillaci è appena arrivato allo stadio Renzo Barbera di Palermo dove nel pomeriggio sarà allestita la camera ardente. La bara era circondata dai motociclisti dei vigili urbani e delle forze dell’ordine. La camera ardente sarà aperta dalle 16 alle 22 di oggi e dalle 7 alle 22 di domani. L’ingresso è consentito dal piazzale stadio, entrata lato spogliatoi.

Le tue notti magiche non verranno mai dimenticate“. E’ quanto scritto su uno striscione appeso pochi minuti fa da un gruppo di tifosi allo stadio Barbera di Palermo, dove alle 16 verrà aperta la camera ardente per Totò Schillaci, il bomber palermitano morto questa mattina per un tumore al colon. Sono già decine le persone arrivate allo stadio in attesa di potere rendere omaggio al calciatore, che non aveva ancora compiuto 60 anni.

Il Cep di Palermo in lutto: “Per noi era un vanto”

Un quartiere a lutto, il Cep di Palermo, alla periferia del capoluogo siciliano, che ha visto nascere e crescere Totò Schillaci. La notizia della sua morte è arrivata al mercato rionale, dove in pochi minuti ha fatto il giro. “Siamo a lutto – dice una signora anziana con i sacchetti in mano – per noi Totò era un vanto. Era riuscito a fare strada, a diventare famoso, era il segno del riscatto“.

Un macellaio che abita vicino alla famiglia di origine di Schillaci, piange. “Siamo cresciuti insieme – spiega – e anche quando era diventato famoso, quando era alla Juve, sua madre mi veniva a chiamare per dirmi ‘E’ tornato Totò‘. Siamo devastati, anche se sapevamo che la situazione era davvero critica”. Un amico di Schillaci, Giorgio Masi, che è allenatore del campo di calcio Ribolla al Cep e grande amico del bomber piange e dice: “Era una persona umilissima, che non dimenticherò mai. Il Ribolla esiste grazie a lui, e lui era sempre disponibile e presente con i bambini. Schillaci era un esempio per tutti, per tirare fuori i ragazzi da situazioni difficili. Se ne va una parte della nostra vita…”.

Anche davanti all’ospedale Civico, prima del trasferimento del feretro allo stadio Barbera, si è radunata una piccola folla di palermitani. Luciano Mistretta non lo conosceva di persona ma è venuto lo stesso all’ospedale “per l’ultimo saluto a un mito”.

La figlia Jessica a papà Totò: “Sapevo avresti perso la partita, ma te la sei giocata benissimo”

Papà, stavi giocando l’ultima partita della tua vita, sapevi già che l’avresti persa ma te la sei giocata benissimo“. Così Jessica Schillaci, la figlia ddel bomber morto questa mattina, ricordando il padre sui social. (Foto: Instagram @robybaggio_official)

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