Roma, scoperto giro di prostituzione in un night club “a luci rosse”

19 settembre 2024 | 10:11
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Roma, scoperto giro di prostituzione in un night club “a luci rosse”

Il locale è stato invece posto sotto sequestro

Roma, 19 settembre 2024- Ai fini di garantire il diritto di cronaca costituzionalmente garantito per la rilevanza dei fatti, nel rispetto dei diritti degli indagati e dei terzi coinvolti, si comunica che a seguito delle indagini dirette dalla Procura della Repubblica di Roma – personale della  Sezione di PG Aliquota Polizia di Stato  in cooperazione con i  finanzieri del Comando Provinciale di Roma e con la Sezione di Pg  Aliquota Guardia di Finanza, hanno eseguito un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di due persone (di cui 1 in carcere, 1 con divieto di dimora nel comune di Roma), e decreto di sequestro preventivo per il  reato di concorso in sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione.

Il provvedimento, emesso dal G.I.P. del locale Tribunale, costituisce l’epilogo delle indagini nel cui ambito sono stati raccolti gravi indizi di colpevolezza nei confronti degli indagati, i quali avrebbero sfruttato, favorito e tollerato la prostituzione di molteplici persone di sesso femminile all’interno dell’esercizio pubblico, night club, Elite 2 sito in via dell’Umiltà nr. 77, sottoposto a sequestro, mediante l’accoglimento della clientela, l’indirizzamento alle prostitute e mettendo a disposizione di clienti e prostitute locali separati spazi riservati per il compimento di atti sessuali a pagamento.

L’attività, nata dai fatti esposti da una ragazza dipendente, poteva contare su un significativo numero di “entraîneuse” di svariate età e nazionalità, che si occupavano dell’intrattenimento della clientela mediante spettacoli di lap dance accompagnati da consumazioni di bevande di vario genere e mediante lo svolgimento di spettacoli privati destinati al compimento di atti sessuali a pagamento a fronte della corresponsione di somme di denaro che variavano a seconda del tempo trascorso in compagnia delle stesse.

È doveroso sottolineare che le misure cautelari sono state disposte nell’ambito della fase delle indagini preliminari e, allo stato delle attuali acquisizioni probatorie e in attesa di giudizio definitivo, vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati.

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