“La minaccia cibernetica al settore sanitario”: convegno in Regione
Quello sanitario è un settore particolarmente critico dal punto di vista della sicurezza e della resilienza cyber, sia per i servizi essenziali forniti che per i dati sensibili trattati, con conseguenze potenzialmente molto rischiose in caso di attacco
Roma, 20 settembre 2024 – Si è svolto questa mattina, presso la sala Tirreno della Regione Lazio, il convegno “La minaccia cibernetica al settore sanitario”, organizzato in collaborazione con l’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale (ACN).
L’obiettivo dell’incontro è stato quello di sensibilizzare l’istituzione regionale e in particolare i dirigenti delle strutture sanitarie sul tema della cybersicurezza, fornendo strumenti utili e diffondendo le linee guida operative specifiche per la Sanità redatte dall’ACN.
Il Lazio è la Regione da cui parte questo progetto, all’interno di un’ampia campagna nazionale che nei prossimi mesi toccherà tutti gli enti territoriali italiani.
All’evento hanno partecipato il presidente della Regione, Francesco Rocca; il sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano; il direttore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi; il direttore della direzione regionale Salute e Integrazione sociosanitaria, Andrea Urbani; il vicedirettore generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Nunzia Ciardi.
Quello sanitario è un settore particolarmente critico dal punto di vista della sicurezza e della resilienza cyber, sia per i servizi essenziali forniti che per i dati sensibili trattati, con conseguenze potenzialmente molto rischiose in caso di attacco, che possono portare al blocco di sale operatorie, terapie intensive e centri trasfusionali.
Durante il convegno è stato presentato l’ultimo report dell’ACN sulla minaccia cibernetica al settore sanitario. I dati evidenziano come da gennaio 2022 a giugno 2024, in Italia, si sono verificati più di 25 eventi ransomware ai danni di questo delicato settore, interessando quasi 50 tra strutture sanitarie, presidi ospedalieri e servizi sanitari sul territorio. La sanità, nel 2023, si colloca al terzo posto tra i comparti più colpiti, dopo il manifatturiero e la vendita al dettaglio. Nel 2023, l’Italia è quindi risultata il terzo Paese UE (dopo Germania e Francia) e il sesto a livello globale, più colpito da ransomware.
Rocca: “Il Lazio è la prima Regione ad entrare nel programma”
“Il Lazio è la prima Regione italiana a far parte del Polo Strategico Nazionale per la Cybersicurezza, un settore chiave anche per la salute pubblica. Tra fondi regionali e nazionali abbiamo destinato 56 milioni di euro per proteggere tutte le nostre Aziende Sanitarie, mettendo al sicuro i dati e le informazioni dei cittadini che abbiamo il dovere di proteggere. L’ho ribadito in occasione di un convegno qui, in Regione, che ha visto le illustri presenze del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio e Autorità delegata per la sicurezza della Repubblica, Alfredo Mantovano, del Direttore Generale dell’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, Bruno Frattasi e della sua Vice Nunzia Ciardi. La Regione Lazio è memore di un gravissimo attacco hacker che, nel 2021, ha messo a dura prova il sistema. Ho messo a disposizione la mia personale esperienza maturata in anni di attività umanitaria internazionale, grazie alla quale ho compreso quanto fosse necessario proteggere i dati e le informazioni in ambito sanitario. Da oggi inizia un percorso di sicurezza e di trasparenza per il bene comune dei nostri cittadini“. Lo scrive su Facebook il presidente della Regione Lazio, Francesco Rocca.