Mondiali di Paraciclismo 2024, Mazzone e Cornegliani straordinari nella crono: arriva l’oro storico
L’Italia aggiunge altre 5 medaglie in bacheca. Conquistati tre argenti e un bronzo
Zurigo, 24 settembre 2024 – Straordinaria l’Italia ai Mondiali di Zurigo. Nella competizione iridata del Paraciclismo arrivano altre preziose medaglie. Dopo l’argento vinto dal Team Relay (leggi qui), ecco gli Azzurri salire ancora sul podio.
Lo hanno fatto Luca Mazzone (MH2) e Fabrizio Cornegliani (MH1), che mettono uno splendido oro al collo, con il titolo mondiale in bacheca. E’ stata una crono in handbike eccezionale degli Azzurri, che hanno dimostrato competitività straordinaria, consolidando il primato internazionale.
Ma non solo. Arrivano anche tre argenti da Giorgio Farroni (MT1), Roberta Amadeo (WH2) e Luisa Pasini (WH1). E anche uno splendido bronzo da Ana Maria Vitelaru (WH5).
Mazzone ha dichiarato, come riporta federciclismo.it: “Non pensavo di indossare più questa maglia. Il tempo passa e sinceramente non credevo che mi sarebbe ricapitato. Avevo preparato la stagione in previsione delle Paralimpiadi di Parigi, ma il percorso non si addiceva alle mie caratteristiche. Qui, invece, su questo tracciato piatto, mi sono sentito a mio agio ed arrivato questo nuovo titolo iridato. Il lavoro di questi mesi ha pagato. Il lavoro paga sempre. Ogni volta che metto al collo una medaglia penso alla strada percorsa, agli affetti che mi sono sempre stati vicini a cominciare da mia moglie e mio figlio, al team e allo staff della Nazionale e alla Federazione, che ci ha messo nella condizione di poterci esprimere al meglio”.
Cornegliani invece ha detto, come prosegue federciclismo.it: “Una medaglia ha un valore che travalica il significato prettamente sportivo. E’ una cosa che dico spesso quando vado nelle scuole a raccontare la mia storia: la Nazionale ti regala la cosa più preziosa per una persona, l’autonomia. Indossare la maglia azzurra ti spinge ad alzare continuamente l’asticella delle aspettative, sia tue che di chi ti circonda. Ti abitua a superare le difficoltà e ti insegna a contare su te stesso, rendendoti più autonomo. Per questo motivo, ogni medaglia ha un valore più grande della precedente, ma questa è senza dubbio la più speciale di tutte”.
Come riporta federiciclismo.it‘ Le tre medaglie d’argento sono finite al collo di Giorgio Farroni (T1), Roberta Amadeo (WH2) e Luisa Pasini (WH1). L’azzurro, nato con una distonia emiplegica che colpisce la parte destra del corpo, ha fatto del triciclo il suo strumento di riscatto e dello sport la sua vera forza. Da Sydney 2000 a Parigi 2024, la carriera del paraciclista è stata costellata di successi e traguardi importantissimi. E a 47 anni ha ancora voglia di raccogliere successi e soddisfazioni. Per Roberta Amadeo è stata “la migliore performance della mia vita”. E aggiunge: “Nonostante il forte vento mi sono difesa veramente bene e posso dire di essere veramente contenta”. Sulla stessa lunghezza d’onda Luisa Pasini, oggi seconda al traguardo alle spalle della spagnola Manuela Vos van den Bouwhuijsen: “Sono arrivata al trguardo veramente stanca, ma felice di un altro bel risultato”.
A conquistare il bronzo è stata infine Ana Maria Vitelaru, che ha raggiunto questo traguardo con la handbike donatale da Alex Zanardi, simbolo di amicizia e ispirazione che l’ha accompagnata anche in questa impresa. Le sue parole a fine gara: “Non ho mai sviluppato un vero feeling con la cronometro, disciplina che non è mai stata nelle mie corde. L’ho affrontata comunque a testa alta non solo per mettermi alla prova, ma soprattutto per utilizzarla come un’opportunità di preparazione in vista della gara in linea, dove so di poter esprimere al meglio le mie capacità e puntare a un risultato importante” ‘.
Foto Borserini da federciclismo.it
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