L'intervista

Casa della Cultura, ex Mercato San Fiorenzo, oggi le nuove basi per la sua rinascita

7 ottobre 2024 | 15:39
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Casa della Cultura, ex Mercato San Fiorenzo, oggi le nuove basi per la sua rinascita
Casa della Cultura, ex Mercato San Fiorenzo, oggi le nuove basi per la sua rinascita
Casa della Cultura, ex Mercato San Fiorenzo, oggi le nuove basi per la sua rinascita
Casa della Cultura, ex Mercato San Fiorenzo, oggi le nuove basi per la sua rinascita

Intervista all’assessore Scuole politiche giovanili Andrea Morelli

Ostia, 7 ottobre 2024 – Uno spazio fortemente voluto da tutta la cittadinanza e che ha visto la luce nel 2021 con la precedente giunta pentastellata, dopo un lungo percorso di partecipazione civica con più di 50 associazioni del territorio. Dopo i primi timidi utilizzi con qualche manifestazione culturale, la neonata Casa della Cultura Gigi Proietti, venne messa a disposizione dell’I.C. Viale Vega per affrontare l’emergenza Covid.

Il faticoso recupero della struttura da parte della corrente Amministrazione

L’utilizzo della struttura vide una brusca interruzione a causa di atti vandalici che la portarono a una semi distruzione nell’aprile 2022; da allora l’attuale Amministrazione si è fatta carico del recupero affrontando gli ingenti danni, investendo ad oggi già 200.000 euro.

Uno dei maggiori ostacoli al proseguimento dei lavori per una sua fruizione, è l’enorme struttura ludica per percorsi attrezzati e vasche con le palline, per cui il Municipio X ha finalmente ha trovato una soluzione. La struttura verrà rimossa e potranno iniziare le fasi di messa a norma dell’impiantistica e la ristrutturazione, grazie ai fondi europei in arrivo. Intanto, vi sono stati trasferiti alcuni uffici Comunali, affinché possa essere presidiata.

La richiesta dei cittadini: un utilizzo immediato

Nel mese di maggio un’assemblea pubblica di cittadini e dei giovani di APE Coordinamento Territoriale ha chiesto riscontro all’Amministrazione per una fruizione dei locali in tempi brevi, almeno con l’apertura di un’aula studio.

Assessore ci conferma la rimozione della struttura ludica in tempi brevi? Dopo due affidamenti andati deserti avete potuto individuare chi si prenderà carico dello smantellamento?

La rimozione, a titolo gratuito, dovrebbe avvenire in tempi molto brevi. Sono già in elaborazione i documenti per l’affidamento diretto, dopo due manifestazioni di interesse andate deserte è stato possibile infatti, fare un affidamento al soggetto che si è palesato oltre la scadenza dei termini.

Sono stati destinati fondi europei per il completamento del progetto, di che ordine economico si parla e in che tempi potrebbero arrivare? Quando si inizieranno le opere di ristrutturazione?

Si attende con ansia la ratifica della Regione Lazio, purtroppo non abbiamo idea dei tempi, se si allungassero troppo saremmo disposti a chiedere i soldi a Roma Capitale per finire almeno la parte strutturale per renderla fruibile, dovrà seguire poi l’allestimento. Dei fondi che saranno utilizzati per la riqualificazione del lungomare e per la Casa della Cultura, circa 800.000 sono destinati alla parte strutturale.

L’aula studio richiesta a gran voce dai giovani del Coordinamento Ape Cultura, promessa a giugno in sede di assemblea pubblica per l’inizio dell’autunno, a questo punto potrà essere concessa?

Non appena libera l’area palline creeremo uno spazio da utilizzare come aula studio, oggi la struttura è usufruibile circa al 30 %, ovviamente l’accesso sarà consentito in orario di portineria legato agli uffici comunali che oggi la presidiano.

Quando sarà completata la Casa della Cultura, questa manterrà gli scopi e gli obiettivi sanciti con la sua costituzione nel 2021?

Assolutamente si, l’attuale Amministrazione vuole portare a buon fine questo processo. Si è recentemente chiuso il contenzioso legato all’area bar, il Comune di Roma e il Municipio ne possono tornare in possesso, dovrà ora essere identificato quell’Ente, Associazione o Fondazione che possa gestire economicamente la struttura pur garantendone un uso pubblico e non disattendere a ciò che venne deciso in fase di progettazione.