Crisi del latte di bufala nel Lazio: “La Regione ci tuteli”

7 ottobre 2024 | 13:48
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Crisi del latte di bufala nel Lazio: “La Regione ci tuteli”
Foto d'archivio

Sindacati e associazioni chiedono interventi rapidi e concreti per evitare che la crisi diventi irreversibile. Righini: “Il problema è in cima alla mia agenda”

Roma, 7 ottobre 2024 – Interventi “rapidi e concreti ” a tutela delle aziende del territorio produttrici di latte di bufala per “evitare che il settore si trovi in una crisi irreversibile” vengono chiesti alla Regione dalle organizzazioni del Lazio di Confagricoltura, Cia e Copagri, che parlano di una situazione allarmante che “rischia di compromettere la sopravvivenza di molte attività”.

“La presunta eccedenza di prodotto, derivata da un calo della domanda ha portato alcuni trasformatori a non ritirare il latte creando un’instabilità che sta mettendo a dura prova l’intero comparto”, che è “una delle eccellenze dell’agroalimentare italiano e del Lazio in particolare”, spiegano le tre organizzazioni.
“La qualità del prodotto non è mai stata in discussione e la filiera ha dimostrato di essere un esempio di innovazione e sostenibilità.

Tuttavia, l’attuale crisi rischia di minare questi risultati a causa del possibile ricorso a latte congelato proveniente dall’estero, una pratica che minaccia la genuinità del prodotto e la fiducia dei consumatori”. Attualmente, ricordano le tre sigle, nella regione Lazio si contano oltre 352 allevamenti, con una popolazione di circa 70.000 capi, che producono più di 1.000 quintali di latte di bufala al giorno. “Questo posiziona il Lazio tra i principali distretti produttivi a livello nazionale, con un impatto significativo non solo sull’economia locale ma anche sulla reputazione del made in Italy nel mondo“.

Confagricoltura, Cia e Copagri hanno chiesto un incontro urgente con l’assessore all’Agricoltura Giancarlo Righini per discutere di queste problematiche e trovare “soluzioni condivise che possano garantire la continuità delle aziende del settore”. A partire dal potenziamento dei controlli sul rispetto delle normative e dei tempi di pagamento, fissati in 30 giorni dal conferimento del latte, “affinché le aziende agricole possano continuare a operare in modo sostenibile”. “Siamo certi – concludono- che la Regione Lazio e l’assessore Righini, che ha già dimostrato grande attenzione verso le attività agricole del territorio, risponderanno prontamente a questa richiesta.

Righini: “Il problema è in cima alla mia agenda”

“Ringrazio gli amici di Confagricoltura, Cia e Coopagri per aver attenzionato il problema riguardante il prezzo del latte di bufala, che già da qualche settimana è in cima alla mia agenda. Con il direttore regionale, Roberto Aleandri, stiamo già valutando una soluzione per contrastare questo evidente tentativo di speculazione sul prezzo ai danni degli allevatori. La Regione Lazio ci sarà con idee e risorse che come sempre non faremo mancare al comparto” dichiara l’assessore Righini.

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