L'iniziativa

Viviamo Fiumicino: “Ragazzi autistici, bene l’iniziativa Uci Cinemas”

7 ottobre 2024 | 12:07
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Viviamo Fiumicino: “Ragazzi autistici, bene l’iniziativa Uci Cinemas”

“Autism Friendly è un’opportunità unica, con la proiezione di di noti e apprezzati film di animazione”

Fiumicino, 7 ottobre 2024 – “Abbiamo avuto modo di apprendere con grande entusiasmo e grande apprezzamento, che da breve tempo, l’iniziativa promossa dalla catena UCI CINEMAS, condivisa anche dal multisala di Parco Leonardo di cui ne fa parte, riguardante la proiezione Autism Friendly all’interno della rassegna Kids Club, di noti e apprezzati film di animazione, resa nota peraltro dalla redazione de “Il Faro online“(leggi qui), inizialmente prevista per un periodo ristretto all’anno, sia diventata strutturale e quindi continuativa nell’arco di tutto l’anno solare, ad eccezione del solo periodo estivo”. E’ quanto si legge in un comunicato a firma ViviAmo Fiumicino.

“Queste sessioni speciali, previste ogni domenica mattina, rappresentano un’opportunità unica per tutti quei bambini nello spettro dell’autismo e per le loro famiglie, di godersi i film più amati in un ambiente adatto alle loro esigenze – si legge ancora -. Ad ogni inizio mese, sarà possibile conoscere la programmazione delle proiezioni domenicali, accedendo semplicemente al sito della catena UCI CINEMAS, selezionando successivamente UCI CINEMAS di Parco Leonardo e la modalità di proiezione Autism Friendly, il cui prezzo del biglietto d’ingresso è di €4,90 per l’accompagnatore, mentre è totalmente gratuito per il bambino, nel mese di Ottobre, ha offerto già la visione di importanti pellicole della Disney di recente produzione, come “Encanto” del 2021 e di “Wish” del 2023 e che vedrà nelle domeniche seguenti, la proiezione di “Inside Out 2” (2024), “Coco” (2017) e “Garfield – Una missione gustosa”(2024).

Cogliendo l’occasione, per ringraziare la direzione di UCI CINEMAS per aver dato vita a questa importante iniziativa, che potrà essere un modello virtuoso da poter emulare, auspichiamo che questo splendido progetto di cinema inclusivo, che offre la possibilità di godere di un’esperienza cinematografica accessibile a tutti, sia solo una delle tante iniziative, uno dei tanti momenti e spazi, che possano garantire nel quotidiano la partecipazione alla vita sociale di una comunità, nonché la condivisione di esperienze e di emozioni.

Un genitore di un bambino nello spettro autistico ci scrive: ‘In una società di “N.T.” ovvero di Neuro Tipici come la nostra, in cui specialmente per lo spettro autistico, il percorso è tutto in salita, perché c’è ancora molto da fare e molto ancora da costruire a partire dalla conoscenza diffusa di questa disabilità invisibile, definibile anche come neurodivergenza, mio figlio non è malato, è solo diverso e questa sua diversità comune a tanti altri bambini, che si manifesta in comportamenti disfunzionali se parametrati a condotte “tradizionali e convenzionali”, nel momento in cui è sottoposto a situazioni di stress e di disagio adattativo, purtroppo spaventa ed impressiona le altre persone. Mio figlio al pari di tutti gli altri nelle sue stesse condizioni, ha la necessità di esplorare e di conoscere il mondo che lo circonda, di generalizzare e di condividere le sue esperienze, nonostante i tanti, troppi pregiudizi, dettati appunto dalla poca informazione, che non devono comunque scoraggiare noi genitori, nel portare i nostri figli al di fuori della loro “confort zone”, rappresentata dalla propria casa, ma di abituarli gradualmente e progressivamente ai contesti extrafamiliari, proprio per evitare situazioni di isolamento e di regressione, che purtroppo molto spesso vengono a determinarsi. Noi genitori di bambini e ragazzi con certe specificità, dobbiamo poter avere la speranza, di sapere che i nostri figli, potranno avere un tipo di vita adeguato, anche in nostra assenza, soprattutto anche quando non ci saremo più “.

“Di fronte a queste parole, – sottolinea ViviAmo Fiumicino – tanto condivisibili per quanto forti, perché frutto evidentemente di tante privazioni di tutte quelle esperienze che ai più possono sembrare banali proprio perché considerate normali, di sacrifici, di situazioni di difficoltà a volte anche al limite, nella gestione del proprio figlio nel quotidiano, non possono che farci ancor più riflettere, che rispetto ad un’allarmante crescita di casi di spettro autistico, che statisticamente vede in base alle stime dell’Osservatorio Nazionale per i disturbi dello spettro autistico, condivise dal Ministero della Salute, 1 bambino ogni 77 con spettro autistico, rapporto purtroppo evidentemente superato se si osservano le attuali composizioni delle aule dei vari istituti scolastici nazionali, è oramai improcrastinabile una presa d’atto da parte degli enti competenti, allo scopo di porre in essere quella necessaria macrostruttura, gestita evidentemente a livello locale, che possa vedere i Comuni a capo di una cabina di regia, per coordinare una rete di iniziative, che vedano coinvolti bambini e ragazzi con spettro autistico, parallelamente al percorso scolastico con l’ausilio di insegnanti di sostegno, Oepac e di assistenti alla comunicazione, nonché a percorsi terapici di recupero del neurosviluppo e del comportamento, in: progetti di sport integrato; di laboratori artistici di pittura; di laboratori di musica; di pet terapy; di orti didattici; di corsi di cucina semplici per la produzione ad esempio di biscotti; della creazione di spazi multisensoriali per lo sviluppo dei 5 sensi; di cartelli nei vari luoghi aperti al pubblico, di immagini afferenti alla CAA(Comunicazione aumentativa alternativa), ecc…

Tutto questo, – conclude – per far raggiungere a bambini e ragazzi con spettro autistico, quelle necessarie autonomie percentualmente rilevanti, che possano consentire loro, grazie anche ad un non impossibile futuro inserimento nel mondo del lavoro, di condurre un tipo di vita quanto più autosufficiente possibile, per veder così concretizzarsi sia le tante belle parole sull’inclusione sociale, ad oggi ancora molto teoriche, che soprattutto le speranze dei loro genitori”.

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