Corruzione, arrestato un dirigente della Sogei e un imprenditore a Roma

15 ottobre 2024 | 10:32
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Corruzione, arrestato un dirigente della Sogei e un imprenditore a Roma

L’arresto avvenuto in flagranza dopo lo scambio di una somma di 15 mila euro.

Roma, 15 ottobre 2024 – Un dirigente di Sogei, società in house controllata dal Mef, e un imprenditore sono stati arrestati a Roma per corruzione e turbativa d’asta. L’arresto di Paolino Iorio, attuale direttore generale di Sogei, avvenuto ieri sera in flagranza di reato dopo lo scambio di una mazzetta di 15 mila euro poi sequestrati, è stato eseguito dal nucleo Pef della Guardia di Finanza nell’ambito di un’inchiesta più ampia coordinata dalla procura di Roma in cui figurano indagate 18 persone e 14 società.

Secondo l’accusa, Iorio, ora agli arresti domiciliari, “in qualità prima di direttore ingegneria, infrastrutture e datacenter e successivamente di direttore generale della società a partecipazione pubblica Sogei Spa, e quindi di pubblico ufficiale, indebitamente riceveva, in più occasioni, per l’esercizio delle sue funzioni, somme di denaro dall’imprenditore”. In particolare, “a fronte di una serie di contratti stipulati con Sogei Spa si impegnava ad acquistare prodotti e servizi forniti dalle imprese per un valore complessivo di oltre 100 milioni di euro. Lo scambio di denaro fra i due, dell’ordine di decine di migliaia di euro, avveniva circa due volte al mese, almeno dal novembre 2023. Gli incontri sono emersi anche dalle intercettazioni. (Fonte: Adnkronos)

L’inchiesta coordinata dalla procura di Roma

“Nell’ambito di una indagine in materia di reati contro la Pubblica Amministrazione, i finanzieri del Comando Provinciale di Roma, su disposizione di questa Procura della Repubblica, hanno dato esecuzione a un decreto di perquisizione locale, domiciliare e di contestuale sequestro nei confronti di alcuni Pubblici Ufficiali e di talune imprese, per ipotesi di corruzione e turbata libertà degli incanti nell’ambito di diverse procedure di appalto/affidamento in materia di informatica e telecomunicazioni, bandite da SOGEI S.p.A., dal Ministero dell’Interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza, dal Ministero della Difesa e dallo Stato Maggiore della Difesa”, si legge in un comunicato della Guardia di Finanza.

“Tra i soggetti economici interessati dalle perquisizioni figurano, in quanto sottoposte ad accertamenti ai fini della responsabilità amministrativa degli enti di cui al Decreto Legislativo n. 231/2001, le società quotate Digital Value  S.p.A. e Olidata S.p.A. Il provvedimento in questione è stato emesso nell’ambito della fase delle indagini preliminari allo stato delle attuali acquisizioni probatorie ed è doveroso sottolineare che sino a un giudizio definitivo vale la presunzione di non colpevolezza degli indagati”.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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