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Judo, Centracchio lascia la carriera: “Passo dall’altra parte della barricata, voglio dare il massimo agli altri”

15 ottobre 2024 | 20:16
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Judo, Centracchio lascia la carriera: “Passo dall’altra parte della barricata, voglio dare il massimo agli altri”

L’Azzurra è bronzo a Tokyo 2020. Ex atleta delle Fiamme Oro, ora allenatrice, ha in bacheca tante medaglie, tra cui la medaglia del terzo posto ai Giochi Europei 2019

Una lunghissima e intensa carriera quella di Maria Centracchio. L’Azzurra del Judo Italiano, con al collo il bronzo scintillante vinto a Tokyo 2020, lascia la carriera. Lo annuncia direttamente lei, tramite i suoi canali social. In bacheca ci sono moltissime medaglie preziose, tra di esse c’è anche quella del terzo posto ai Giochi Europei del 2019.

La Centracchio scrive su Instagram: “La mia carriera agonistica finisce e inizia, a piccoli passi, quella dall’altra parte della barricata, con tutta la voglia di dare il massimo per gli altri e di crescere insieme a loro, con dedizione, studio e più attenzione possibile, sempre al servizio delle Fiamme Oro”.

Dice addio allora allo sport agonistico e spiega che in futuro farà la formatrice nella sua disciplina del cuore, in cui è diventata una delle stelle azzurre del judo tricolore. Tanta fatica e dedizione per lei sul tatami, che trasmetterà i suoi valori, adesso, ai giovani e ai suoi allievi.

“È passato un po’ di tempo, tre anni per l’esattezza, dalla mia ultima volta sul tatami di gara – ricorda nel post la Centracchio -, tre anni da quando ho realizzato il mio sogno più grande, lasciando Tokyo con una medaglia olimpica al collo. Da quel momento in poi tantissime cose hanno preso una forma diversa: tra queste, il judo è rimasto sempre la mia passione e il mio obiettivo principale, ma il modo di viverlo è cambiato”.

“Continuo a desiderare di realizzare qualcosa di importante attraverso il judo – aggiunge, come riporta l’Ansa – però qualcosa di meno tangibile, meno evidente. Non si tratta di titoli o di medaglie, non si tratta di me in prima persona: si tratta di vedere gli occhi felici e soddisfatti di un atleta che fa dei progressi, cresce e raggiunge i suoi obiettivi, anche grazie al mio aiuto; di sapere di essere un punto di riferimento per chi vuole arrivare in alto; di fornire a queste persone anche quelle cose che a me sono mancate e che ho imparato a trovare e gestire da sola”.

Arriva poi un ringraziamento a tutti coloro che “giorno per giorno mi permettono di credere nella bellezza di questa missione e che, senza saperlo, con la loro fiducia e dedizione, mi regalano la gioia di sognare, anche quando non è facile”.

Infine ecco il messaggio di fiducia e speranza ai  giovani: “Come atleta ho imparato che le uniche persone da convincere riguardo al proprio valore siamo noi stessi, che lavorare con cuore e intelligenza, prima o poi, porta sempre qualcosa di buono e che i fatti sanno parlare meglio di tutto; così, sempre con i fatti, spero di costruire qualcosa di bello per il percorso che verrà”.

Foto Fijlkam/fijlkam.it

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