Parco di Tormarancia: dubbi e proteste per i lavori in corso

20 ottobre 2024 | 13:41
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Parco di Tormarancia: dubbi e proteste per i lavori in corso

Il Comitato Tormarancia Naturale critica disboscamenti e cementificazione nel parco. Nessun risultato concreto dopo l’incontro con il Municipio.

Roma, 20 ottobre 2024 – Continua la mobilitazione per il Parco di Tormarancia, dove il Comitato Tormarancia Naturale, attraverso iniziative ufficiali e spontanee, critica i lavori in corso, tra sfalci, disboscamenti e pavimentazioni. Non un rifiuto pregiudiziale ai progetti di miglioramento della fruibilità di un0area verde, ma alla modalità scelta e alla costante insoddisfazione per la mancanza di trasparenza e dialogo da parte delle istituzioni. Gli incontri con il Municipio VIII, seppur cordiali e lunghi, non hanno ancora portato a risultati concreti, alimentando il malcontento.

Nel frattempo, oltre alle iniziative strutturate e ufficiali del Comitato, anche singoli cittadini esprimono il proprio dissenso. In questi giorni volantini funebri sono stati affissi anonimamente nel quartiere per criticare i lavori e le conseguenze degli stessi.

Cemento e disboscamento al centro delle preoccupazioni

Le opere in corso nel parco, con la posa di cemento e l’abbattimento di alberi, sono al centro delle critiche. Tra le questioni sollevate dal comitato, vi sono:

  • Stato della centrale elettrica: il comitato ha ribadito la necessità di chiarimenti sul progetto e sul ruolo dell’amministrazione municipale, sottolineando che non risultano azioni concrete da parte del Presidente Amedeo Ciaccheri.
  • Alberature previste: si chiede quanti alberi siano previsti dal progetto originario e se vi sarà un incremento rispetto ai numeri iniziali. La comunità è preoccupata per la perdita di vegetazione che ha caratterizzato i recenti interventi.
  • Pavimentazioni sulle colline: contestata la pavimentazione delle piazzole sulla collina e del “belvedere” in cima, vicino al filare di ulivi. Il comitato denuncia che tali interventi deturpano il paesaggio naturale.
  • Allagamenti in via Belloni: dopo le ultime piogge, la strada è stata sommersa, ma le autorità hanno rassicurato che il problema verrà risolto con la fine del cantiere e la stesura del prato. Tuttavia, il comitato ha contestato queste affermazioni, esprimendo dubbi sull’efficacia delle misure.
  • Tavoli di lavoro con l’università: annunciati lo scorso giugno durante un incontro alla Cartiera, questi tavoli di confronto non sono ancora partiti, lasciando il comitato in attesa di un reale coinvolgimento degli esperti e della cittadinanza.

Incontri e dibattiti: tante parole, pochi fatti

Nonostante l’incontro durato due ore con l’Assessore all’Ambiente Claudio Mannarino, il comitato segnala che, a fronte della disponibilità mostrata dalle autorità, non sono ancora emersi risultati concreti. La sensazione è che, al momento, non vi siano azioni concrete volte a rispondere alle richieste dei cittadini.

La visione comune del parco e la fragilità del legame con la natura

Un altro aspetto su cui il comitato riflette è la percezione comune del concetto di “parco”. Molti cittadini sembrano intendere lo spazio verde come un’area ordinata, con prati ben curati, senza alberi disordinati o cespugli irregolari, un luogo dove non sporcarsi i piedi. Questa visione riflette una disconnessione sempre più evidente tra le persone e l’identità naturale del territorio. Il Comitato Tormarancia Naturale teme che, senza un’adeguata educazione e coinvolgimento, questo legame fragile possa spezzarsi del tutto, compromettendo la salvaguardia di uno degli spazi verdi più importanti di Roma.

Una petizione dal titolo “Salviamo la tenuta di Tormarancia” è stata preparata sulla piattaforma change.org per dare fiato alle proteste. La petizione ha già raccolto oltre diecimila firme. Per firmare, basta collegarsi a questo link: https://www.change.org/p/salviamo-la-tenuta-di-tormarancia?source_location=search

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