L’ONAOMAC e la Farmacia sociale Salvo D’Acquisto: un legame saldo in aiuto agli orfani dell’Arma
Il Generale di C.A. Zottin racconta la storia dell’Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma dei Carabinieri
Fiumicino, 21 ottobre 2024 -Un’Opera per il Bene, rivolta a chi, all’improvviso, ha perso la famiglia e gli affetti più cari. Parliamo di piccolissimi, ma anche di giovani adulti, orfani dei militari dell’Arma dei Carabinieri. Questo è quello che l’ONAOMAC (Opera Nazionale Assistenza Orfani Militari Arma dei Carabinieri) fa con abnegazione, per assistere gli orfani nella costruzione del loro futuro. Una realtà con la quale la Farmacia Salvo D’Acquisto ha subito trovato affinità.
“Quando abbiamo scoperto l’operato dell’ONAOMAC – spiega il dott. Marco Tortorici – abbiamo visto con i nostri occhi la loro filosofia di altruismo puro nei confronti di bambini, bambine, ragazze e ragazzi, che grazie a questo Ente morale possono proseguire gli studi. Per questo motivo, come farmacia sociale, abbiamo istituito la Borsa di Studio Salvo D’Acquisto, premiando una giovane orfana meritevole. Il prossimo anno vogliamo ripetere l’iniziativa, mettendone a disposizione due”.
Per rinsaldare il rapporto con questo Ente, il dott. Marco Tortorici ha organizzato eccezionalmente la visita all’ex sede della Stazione Carabinieri all’interno del castello di Torrimpietra (ora appartamento privato), dove il vice brigadiere Salvo D’Acquisto si trovava quel 23 settembre del 1943. In quei giorni infatti aveva il Comando della Stazione Carabinieri, prima di essere giustiziato dai tedeschi per salvare 22 ostaggi. Alla visita erano presenti il Presidente e il Vice Presidente dell’ONAOMAC, i Signori Generali di C.A. Zottin e Musso e il Segretario, il Colonnello Biondo.
“Grazie al dott. Tortorici e alla sua conoscenza di uno dei proprietari, la prof.ssa Silvia Carandini, abbiamo potuto visitare, non solo la parte storica ma soprattutto la ex Stazione Carabinieri – ha raccontato il Generale di C.A. Ugo Zottin -. La visita è stata molto suggestiva perché Salvo D’Acquisto è per noi l’Eroe principale di quel periodo storico”.
La storia e la filosofia dell’ONAOMAC
“Le bambine e i bambini sono figli di tutti noi, non solo dei loro genitori”: questo è il principio alla base dell’ONAOMAC. “Assistiamo 1.029 orfani, indipendentemente quale sia il motivo del decesso dei genitori: in servizio, per il contrasto alla criminalità comune ed organizzata, in missioni all’estero o per cause naturali; non facciamo distinguo fra gli orfani assistiti – spiega il Presidente ONAOMAC -. Il nostro obiettivo è aiutarli a crescere e ad affrontare il mondo attraverso l’istruzione”. L’Ente è attivo dal 1948 e da quell’anno ha assistito oltre 45.000 giovani: “Sono 76 anni che raccogliamo le necessità da tutta Italia degli orfani dei militari dell’Arma, caduti nel periodo bellico e nella guerra di Liberazione, nei campi di prigionia all’estero. In quel periodo i bombardamenti sterminavano famiglie intere. Allora i nostri militari non vollero piegarsi ai tedeschi. Pochi sanno che anche i Carabinieri furono deportati il 7 ottobre 1943 una settimana prima del rastrellamento del Ghetto, per il timore che potessero opporsi a tanta barbarie. Tante furono le vite perse; circa 600 di essi non sono mai tornati.
A tale riguardo, presso la Legione Allievi Carabinieri di Roma, ogni anno ricordiamo tale tragico episodio unitamente ai rappresentanti della Comunità Ebraica di Roma. Dopo la guerra c’è stato un riassestamento dell’Arma dei Carabinieri. C’erano moltissimi figli senza genitori – prosegue il Generale C.A Zottin-. Queste comunicazioni arrivavano, al Comando Generale e, per questo abbiamo cercato, da allora, di aiutare il maggior numero di orfani. Il nostro compito è stato sempre quello di supportarli dalle scuole primarie fino all’università, per arrivare anche alla specializzazione per i più volenterosi. Ci prendiamo cura, a vita, delle ragazze e dei ragazzi disabili. Non abbiamo mai avuto finanziamenti pubblici e facciamo tutto con i contributi volontari dei Carabinieri in servizio ed in congedo e con la generosità di donatori (come la Farmacia sociale Salvo D’Acquisto) che ci aiutano a portare avanti questo grande progetto”.
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