Capelli d’angelo e ragnatele nel cielo: tra spider ballooning e avvistamenti UFO
Il ballooning non è solo un fenomeno curioso ma ha un ruolo fondamentale nell’ecosistema
Roma, 31 ottobre 2024- Tra i tanti strani fenomeni ai quali assistiamo, ce n’è uno che avviene tutti gli anni negli stessi mesi.
Da secoli, nei cieli di tutto il mondo, appaiono misteriosi filamenti bianchi e leggeri che spesso sono interpretati come manifestazioni inspiegabili. Però solo negli ultimi anni qualcuno ha voluto correlarli agli avvistamenti di Ufo. Questi filamenti sono noti anche come “capelli d’angelo”, e la scienza ha rivelato che si tratta di un fenomeno naturale causato da una pratica comune tra i ragni: il cosiddetto spider ballooning.
Ma di cosa si tratta? Il ballooning è una tecnica utilizzata da molti ragni, soprattutto i giovani esemplari, per migrare in nuovi territori. Consiste nella produzione di sottili filamenti di seta che vengono rilasciati nell’aria, permettendo al ragno di farsi trasportare dal vento e percorrere lunghe distanze, talvolta anche di centinaia di chilometri. Quando le condizioni meteorologiche sono favorevoli – principalmente in giornate calme e soleggiate – migliaia di ragni possono prendere il volo insieme, riempiendo il cielo di minuscoli fili luminosi.
Questi fili, invisibili in condizioni normali, diventano visibili quando la luce li colpisce in modo particolare. Nei periodi autunnali, con temperature miti e umidità elevata, i fenomeni di ballooning sono più frequenti, e il risultato è una sorta di pioggia di filamenti argentati che possono depositarsi su alberi, campi, e persino automobili e tetti di case.
E’ facile confondersi. L’aspetto e il comportamento di questi fili possono trarre facilmente in inganno: sembrano quasi apparire dal nulla e fluttuare nell’aria, dando l’impressione di essere qualcosa di sovrannaturale. Ecco perché sono stati spesso associati a avvistamenti UFO. Persino il termine “capelli d’angelo” ha un alone di mistero: deriva dalle leggende popolari secondo cui queste “fibre” rappresenterebbero i residui di entità ultraterrene.
Molti racconti di avvistamenti UFO includono la presenza di questi filamenti, che si dissolvono rapidamente una volta toccati, contribuendo alla percezione di un fenomeno inspiegabile. In particolare, nel corso del XX secolo, in seguito al boom di avvistamenti UFO, i capelli d’angelo vennero spesso scambiati per residui lasciati da astronavi aliene.
Se parliamo di “capelli d’angelo” nella letteratura ufologica, uno degli episodi più famosi si verificò a Firenze, il 27 ottobre 1954, quando migliaia di persone che stavano assistendo alla partita di calcio allo Stadio Comunale di Firenze Fiorentina-Pistoiese, avvistarono oggetti luminosi nel cielo. Subito dopo, il campo e la città vennero “inondati” da filamenti bianchi, che si pensò fossero collegati alla presenza di oggetti volanti non identificati. Tuttavia, gli scienziati, studiando i filamenti raccolti, inizialmente parlarono di ‘vetro borosilicico’ poi ipotizzarono che si trattasse di seta di ragno. Nonostante questa spiegazione, l’evento rimane avvolto nel mistero, poiché la coincidenza tra la comparsa dei filamenti e l’avvistamento di UFO è considerata sospetta da alcuni appassionati di fenomeni Ufo.
Ci sono prove tangibili? Da un punto di vista scientifico, i capelli d’angelo sono costituiti principalmente da fibroina e sericina, proteine che compongono la seta dei ragni. I fili, molto sottili e leggeri, possono sembrare quasi invisibili all’occhio umano, ma al microscopio rivelano la loro struttura complessa e robusta. Le analisi chimiche hanno permesso di identificare anche altre tracce di sostanze organiche, che dimostrano la loro origine animale e naturale, smentendo ipotesi più fantasiose.
Inoltre, è stato dimostrato che i filamenti possono dissolversi a contatto con la pelle o con altri materiali, poiché sono estremamente sensibili all’umidità e tendono a disintegrarsi rapidamente. Questo comportamento “evanescente” è alla base di molte credenze popolari, che attribuivano ai capelli d’angelo una natura ultraterrena.
Il ballooning non è solo un fenomeno curioso ma ha un ruolo fondamentale nell’ecosistema. Grazie a questa tecnica, i ragni possono diffondersi su ampie aree, colonizzando nuovi habitat e contribuendo al controllo delle popolazioni di insetti. Questa migrazione consente ai ragni di occupare ambienti che altrimenti sarebbero difficili da raggiungere, garantendo la biodiversità e il controllo biologico dei parassiti.
Mentre i capelli d’angelo continuano a suscitare fascino e mistero, la scienza ci fornisce una spiegazione chiara e razionale per questo fenomeno: il ballooning dei ragni. Capire il funzionamento di questo evento naturale non solo ci permette di sfatare miti e leggende, ma ci aiuta a comprendere meglio i complessi meccanismi con cui la natura favorisce la biodiversità e la distribuzione delle specie. E, anche se oggi il mistero dei capelli d’angelo è stato svelato, resta sempre un fenomeno affascinante che ricorda la bellezza e la complessità della natura che ci circonda, fenomeno che la confonde con i nuovi miti come quello degli Uap
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici
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