Dopo i fatti di Paiporta, la visita dei reali a Chiva è stata rinviata
Paiporta, 3 novembre – Re Felipe VI in visita nelle zone alluvionate è stato contestato dalla folla quando, insieme al premier Sanchez, è arrivato a Paiporta, uno dei centri più colpiti nella periferia di Valencia.
In un clima di enorme tensione e caos, Felipe e Letizia, Sanchez e il presidente della Regione Mazon, sono stati colpiti da lanci di fango dalla popolazione esasperata. In tanti hanno gridato “assassini“, come si è visto nelle immagini della tv spagnola.
Dopo i fatti di Paiporta, la visita dei reali a Chiva è stata rinviata, hanno deciso le autorità statali, regionali e la stessa Casa Reale. Felipe e Letizia erano attesi da centinaia di persone in questa seconda tappa: inizialmente avevano fatto sapere di voler continuare con il programma previsto, tuttavia dopo la durissima contestazione subita è stato deciso il rinvio.
Sanchez è stato colpito di striscio alle spalle da quello che sembra un bastone di legno lanciato da qualcuno sul posto. Le immagini sono state diffuse dalla catena tv La Sexta. Subito dopo ha lasciato la cittadina. “Mentre camminava per le strade di Paiporta, il corteo ha subito insulti e aggressioni da un gruppo di persone. Alcuni hanno lanciato del fango e altri oggetti. In quel momento, la scorta del presidente del Governo ha attivato il protocollo di sicurezza e lo ha trasferito al Posto di Comando Avanzato”, spiega il messaggio. Nel corso della durissima contestazione un gruppo di cittadini ha attaccato l’auto di Pedro Sánchez con pale e calci, finendo per distruggere i vetri posteriori dell’auto.
Nelle zone colpite sono giunti, intanto, altri 5.000 militari. Sono in tutto 7.500 i membri dell’esercito impegnati sul territorio nella ricerca dei dispersi, ai quali si sono uniti 5.000 fra agenti di polizia e guardia civile mobilitati dal ministero dell’Interno, che si sono uniti ai 5.000 già presenti sul territorio. Secondo le autorità è stata ripristinata l’elettricità per il 94% delle utenze, ma 7mila persone restano ancora senza luce e in migliaia senza acqua.
La contestazione a Paiporta
Malgrado le contestazioni, re Felipe è riuscito a parlare e ad abbracciare due ragazzi con delle pale, due cosiddetti ‘angeli del fango’, ascoltando le loro parole. L’immagine del monarca sporco di fango a Paiporta vicino a questi giovani è rilanciata in diretta dalla tv spagnola. Anche una signora anziana e un uomo si sono avvicinati al re in lacrime.
Sia la regina, sia Felipe, sporchi di fango, alla fine sono riusciti a interloquire con la folla inferocita. Lo scatto del re, solo, infangato, mentre abbraccia due ragazzi soccorritori, due angeli del fango, è una delle immagini di questa giornata così drammatica per la Spagna.
Il bilancio delle vittime
Il bilancio delle vittime dell’alluvione che ha colpito la Spagna martedì scorso è salito oggi a 217, la maggior parte delle quali, 213, nella provincia di Valencia, sulla costa mediterranea, epicentro della più grave inondazione dal secolo scorso. A partire dalle nove è in vigore l’allerta arancione sulla costa nord di Valencia e sulla costa sud. Inoltre, ad Almería c’è un’allerta rossa per pioggia fino a 60 litri in un’ora e durante la giornata, un’allerta arancione per pioggia a Murcia, sulla costa di Castellón e sulla costa di Tarragon.
I dispersi e le ricerche
Al quinto giorno dalle inondazioni si riducono le speranze di trovare sopravvissuti fra i ‘desaparecidos’ il cui numero è ancora imprecisato. Le ricerche sono concentrate nei parcheggi di centri commerciali e abitazioni rimasti finora isolati dalla marea di fango. Si temono decine di vittime intrappolate nel parking del centro commerciale Bonair di Aldaia, dove le idrovore hanno aspirato da ieri il 75% dell’acqua che arriva a quattro metri di altezza nei due piani interrati.
Almeno venti persone sarebbero rimaste intrappolate nelle auto nel parcheggio del supermercato Consum in calle Literato Azorin a Benetusser, vicino a Valencia.
Le unità subacquee dell’Unità di emergenza dell’esercito, che hanno utilizzato anche alcuni kayak, sono entrati stamattina nel parcheggio del centro commerciale Bonaire ad Aldaya. “Non siamo ancora in grado di dire quante auto sono parcheggiate, sono in corso le ispezioni dei sub per identificare eventuali vittime rimaste intrappolate”, ha riferito ai giornalisti un portavoce dell’Ume.
Tra gli alluvionati cresce il rischio infezioni
“Attenzione all’acqua che bevete e al cibo che mangiate perché potrebbe essere contaminato”. E’ l’allarme lanciato dal dipartimento della Salute della Regione valenciana alle popolazioni alluvionate che in un comunicato ha sottolineato come la mancanza di accesso all’acqua potabile e i sistemi fognari traboccanti “possono favorire la proliferazione di agenti patogeni”. Secondo un esperto citato da El Mundo, le infezioni “sono quelle associate all’ingestione di acqua o alimenti contaminati, quelle causate da agenti patogeni come E. coli, Salmonella, Shigella, ecc., che possono provocare gastroenteriti di maggiore o minore gravità.” Fonte: Ansa.it
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