Sport, parte il progetto ‘Campioni di vita’, contro il bullismo e il disagio giovanile
Il progetto di peer-education riguarderà le scuole primarie e secondarie. Massaccesi: “Gli sportivi esempi da seguire”. Costarelli: “Noi adulti abbiamo una percezione limitata di quanto il fenomeno sia esteso”
Roma, 12 novembre 2024 – Forse un progetto di prevenzione e informazione non poteva nascere in un periodo più indicato di quello che i nostri ragazzi stanno vivendo. Negli ultimi anni sempre più giovani, con un’età sempre più bassa, vivono un dirompente Disagio che li porta sempre più spesso a commettere reati e a rovinarsi la vita.
“Un progetto oggi più che mai importante e a cui crediamo fermamente” dichiara Ferencz Bartocci AD di Gestione Cittadella che, in collaborazione con l’Osservatorio Bullismo, sta realizzando questa iniziativa. Saranno presenti tutti i Gruppi Sportivi Militari i cui Campioni hanno prestato la loro immagine alla realizzazione dell’iniziativa. A rappresentarli tutti il Sottosegretario di Stato On. Isabella Rauti: “Come sottosegretario di Stato alla Difesa, con delega alla promozione e al coordinamento delle attività sportive militari ed al Gruppo sportivo paralimpico della Difesa, condivido lo spirito dell’iniziativa peereducation che coinvolge campioni olimpici e paralimpici. I corsi previsti permettono ai giovani di confrontarsi ‘pari a pari’ con campioni dello sport che sono testimonial di valori ed esempi positivi. I corsi, in presenza e nel web, costruiscono una rete di amicizia e generano senso di appartenenza, con un linguaggio immediato e diretto si fa prevenzione e contrasto delle forme di disagio giovanile. È proprio la cultura dello sport il vero moltiplicatore dell’inclusione sociale”.
Il progetto di peer-education riguarderà le scuole primarie e secondarie e, attraverso i Campioni dello Sport coadiuvati da un preparatissimo Comitato Scientifico, avranno come obiettivo di informare e formare migliaia di ragazzi. “Promuovere la cultura dello sport per prevenire il disagio giovanile, sensibilizzare e informare sul bullismo e sulle sue cause per il benessere emotivo dei giovani, sono obiettivi comuni inseriti anche nelle nuove linee guida dell’educazione civica emanate dal Ministero che sta lavorando prioritariamente per ripristinare la cultura del rispetto e l’autorevolezza del docente” commenta il Sottosegretario all’Istruzione On. Paola Frassinetti.
Presente all’evento come relatrice anche la Vicepresidente della Commissione istruzione, cultura e Sport al Senato della Repubblica Sen. Giusy Versace anche Lei olimpionica a Rio De Janeiro e da sempre molto vicina all’Osservatorio Nazionale. Anche il CONI sarà presente con il suo Vicepresidente Vicario Silvia Salis e ad aprire i lavori il Direttore Generale dell’USR Lazio Anna Paola Sabatini. Un grazie speciale alla Polizia di stato che sarà presente con il dirigente superiore Ivano Gabrielli direttore della polizia postale.
Prestigiosa cornice dell’evento saranno i tantissimi Campioni dello Sport che affolleranno l’Aula Magna dell’I.T.I.S. GALILEI ROMA della Dirigente Scolastica e Presidente ANP Lazio Cristina Costarelli che si è subito mostrata sensibile all’iniziativa diventandone un pilastro importante dell’organizzazione.
Chiuderà l’evento il Presidente di OPES Juri Morico, importante Ente di Promozione Sportiva del panorama nazionale italiano. Moderatrice la giornalista Mediaset Giulia Lea Giorgi.
Bullismo, Massaccesi: “I campioni sono l’elemento che unisce i giovani alla passione, sono esempi da seguire”
“I veri protagonisti di questo progetto, frutto di tanta passione e tanto amore, sono venti campioni del mondo e campioni olimpici, di tutti i gruppi sportivi militari. I campioni sono l’elemento che unisce i giovani alla passione, sono quelli che hanno fatto un percorso vincente, che hanno affrontato se stessi e sono riusciti a battere l’avversario più forte che è il proprio io. Hanno conosciuto la paura, l’emozione, lo stress e hanno cominciato a dominarlo per poter scendere poi sui campi gara e riuscire a battere gli avversari”. Queste le parole di Luca Massaccesi, presidente Osservatorio Bullismo alla presentazione di ‘Campioni di Vita’, il progetto contro bullismo e disagio giovanile nelle scuole, iniziativa frutto della collaborazione tra Gestione Cittadella e l’Osservatorio Bullismo, presso l’I.T.I.S. Galilei di Roma. “I campioni sono di coloro che hanno fatto un percorso vincente, sono esempi da seguire. Attraverso loro, logicamente con un Comitato Scientifico, psicologi, avvocati, ecc., abbiamo creato un percorso di dieci lezioni che i ragazzi possono seguire online, come si fa all’università, solo che lo fanno alle scuole medie, alle superiori e alla quinta elementare. Sono dieci lezioni fatte dai campioni dello sport e vengono trattati temi come il bullismo, il cyberbullismo, il revenge porn, i disturbi alimentari. Parliamo del disagio dei nostri ragazzi però raccontato dai campioni dello sport”, aggiunge Massaccesi.
Bullismo, Frassinetti: “Accanirsi contro una persona che ha problemi è aberrante”
“Abbiamo varato una legge contro lo zero in condotta per quei casi più gravi. La sospensione ci è sembrata la soluzione più utile per lo studente invece di lasciarlo a a casa davanti alla Play Station. Una volta il più forte aiutava il più debole, oggi c’è stato un isolamento, l’avvento del computer e l’approccio sbagliato al web ha tolto il piacere di giocare insieme. Contro il disagio giovanile lo Sport è un sistema di prevenzione, uno stile di vita. Le regole sono importanti e il rispetto è fondamentale. La scuola deve riportare il rispetto al centro attraverso l’educazione civica collegata allo sport”. Lo ha detto Paola Frassinetti, Sottosegretario all’Istruzione durante la presentazione del Progetto di Peer Education per tutte le scuole d’Italia, contro bullismo e disagio giovanile, che si è tenuto presso l’I.T.I.S. Galilei di Roma.
Bartocci: “Lo sport insegna il rispetto e il valore per gli altri ma anche per se stessi”
“Le scuole sicuramente sono uno degli ambiti più importanti dove incontrare i giovani, dove far parlare i giovani tra di loro di queste problematiche affinché si possa arrivare ad un benessere comune. L’impegno dell’osservatorio nelle scuole vuole proprio creare un ambiente più sereno e la possibilità di confrontarsi senza paura e senza vergogna di nulla. L’ambito sportivo è di grande insegnamento, quello degli spogliatoi è un ambito di grande intimità tra giovani e atleti, dove si superano le vergogne e qualsiasi tipo di pregiudizio, perché nello sport si combatte, si lotta per una comunione di intenti, e c’è rispetto dell’avversario e degli arbitri. E’ importante mutuare lo sport nella vita sociale”. Lo ha detto Ferencz Bartocci, CEO Derthona Basket AD Gestione Cittadella Srl, durante la presentazione del Progetto di Peer Education per tutte le scuole d’Italia, Contro Bullismo e Disagio Giovanile, che si è tenuto presso l’I.T.I.S. Galilei di Roma.
Costarelli: “Noi adulti abbiamo una percezione limitata di quanto il fenomeno sia esteso”
“Ai ragazzi dobbiamo parlare nella loro lingua. Gli stiamo dicendo di adoperarsi rispetto alla prevenzione del bullismo, quindi essere sensibili a quello che succede, diventare persone mature per non compiere alcuni atti che assolutamente vanno evitati e soprattutto prestare attenzione a quello che vedono intorno a loro, capire quando da parte di qualche compagno c’è un segno di disagio e accoglierlo per capire che cosa sta succedendo. Noi adulti abbiamo una percezione limitata di quanto il fenomeno sia esteso, perché viaggia veloce su canali a cui noi accediamo sempre meno. E’ importante che i ragazzi siano formatori tra di loro e siano anche i primi a darci un feedback su quello che sta succedendo”. Queste le parole di Cristina Costarelli, Dirigente Scolastica dell’I.T.I.S. Galilei di Roma alla presentazione di “Campioni di Vita”, il progetto contro bullismo e disagio giovanile nelle scuole, iniziativa frutto della collaborazione tra Gestione Cittadella e l’Osservatorio Bullismo, presso l’I.T.I.S. Galilei di Roma.
“Il progetto è rivolto sia a chi li subisce, sia a chi potrebbe avere il profilo di bullo perché gli mette davanti la realtà, quanto sia dannoso compiere certe azioni verso i compagni, anche rispetto alle implicazioni di tipo giuridico e giudiziario, perché poi sono azioni che si profilano come reati”, aggiunge Costarelli.
(Fonte Adnkronos)
Foto Adnkronos-adnkronos.com
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