La sentenza

Il TAR Lazio blocca il rinnovo della gara sulle Farmacie comunali di Fiumicino

21 novembre 2024 | 10:50
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Il TAR Lazio blocca il rinnovo della gara sulle Farmacie comunali di Fiumicino

L’udienza di merito sulla controversa gara per le farmacie comunali di Fiumicino è fissata al 14 gennaio 2025. La decisione del TAR Lazio sospende temporaneamente l’operazione

Fiumicino, 21 novembre 2024 – Il TAR Lazio, con l’Ordinanza n. 5215/2024, ha accolto il reclamo – presentato dal dottor Fabio Reposi e dal dottor Marco Tortorici – contro la deliberazione commissariale del Comune di Fiumicino rinnovo della gara per l’assegnazione delle quote societarie delle farmacie comunali di Isola Sacra e Aranova. Una decisione che farebbe emergere (è scritto in sentenza) importanti profili di illegittimità nella gestione della vicenda, con l’obiettivo di tutelare sia i diritti dell’attuale socio privato, dottor Fabio Reposi, sia dell’ex socio privato dottor Marco Tortorici.

La vicenda

“Tutto ha origine – ricorda il dottor Marco Tortorici, già socio e consigliere delegato (fino a settembre 2020) che ha governato le Farmacie Comunali di Fiumicino per 20 anni e attualmente titolare della Farmacia sociale Salvo D’Acquisto – da una sentenza del 2000, quando il TAR Lazio annullò la gara per la selezione dei soci privati a causa di una clausola ritenuta illegittima: l’esclusione di soggetti già titolari di farmacie. Dopo anni di inattività da parte della ricorrente originaria, il TAR Lazio ha disposto nel 2024 il rinnovo della gara tramite un Commissario ad acta. Tuttavia, quest’ultimo ha fissato il valore delle quote societarie, pari al 24,5% ciascuna, allo stesso importo di 25 anni fa (113.620,52 euro), ignorando inflazione e valore attuale delle quote, stimato intorno ai 995.000 euro.
Un’asta a queste condizioni avrebbe potuto provocare un grave depauperamento della società, premiando un’offerta che non rispecchiava il reale valore economico delle quote”.

La decisione del TAR

L’Ordinanza ha evidenziato diversi aspetti critici, tra cui i limiti d’età della ricorrente originaria: ormai 83enne, non rispetterebbe più i requisiti richiesti dall’art. 4 della Legge n. 362/1991; la valutazione del capitale sociale: il TAR ha ritenuto fondate le censure riguardanti il valore attribuito alle quote, evidenziando il rischio di gravi pregiudizi economici per la società.

Le implicazioni

L’udienza di merito è fissata per il 14 gennaio 2025, ma nel frattempo il TAR ha sospeso l’esecuzione della deliberazione commissariale, preservando i diritti del socio privato, dott. Fabio Reposi.

“Questa decisione – sottolinea infine il dottor Marco Tortorici – rappresenta un importante segnale di giustizia e di trasparenza nel rispetto del Diritto amministrativo e del Diritto civile del nostro ordinamento”.