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Lazio, approvato il nuovo Piano per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina

22 novembre 2024 | 18:28
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Lazio, approvato il nuovo Piano per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina

Prevista una maggiore attenzione verso gli agricoltori per la difesa dei loro terreni e delle loro colture

Roma, 22 novembre 2024 – La Giunta regionale del Lazio, presieduta da Francesco Rocca, su proposta dell’assessore all’Agricoltura, alla Caccia e al Bilancio, Giancarlo Righini, ha approvato con delibera di Giunta “Il Piano regionale interventi urgenti per la gestione, il controllo e l’eradicazione della peste suina africana nel territorio regionale (PRIU)” già inviato, nel mese ad agosto, all’Ispra e al Cerep per il parere obbligatorio, adeguandolo alle osservazioni pervenute.

Il Piano aggiornato prevede una maggiore attenzione verso gli agricoltori per la difesa dei loro terreni e delle loro colture, poiché potranno provvedere personalmente al prelievo del cinghiale, laddove abilitati, o anche delegare soggetti terzi. Inoltre, gli imprenditori agricoli, proprietari o conduttori dei fondi potranno coadiuvare gli interventi di controllo anche nelle aree protette. È previsto altresì, l’utilizzo della tecnica di “prelievo in braccata”, anche se in forma ridotta, esclusivamente nelle aree agro-silvo-pastorali al fine del contenimento dei danni alle produzioni agricole ed in presenza di coltivazioni alte.

Il Piano, inoltre, prevede la regolamentazione di una filiera regionale delle carni di cinghiale incentivandone il consumo e promuovendo una commercializzazione consapevole. Parte del ricavato della vendita dei capi abbattuti potrà inoltre essere destinato a compensare i danni causati dalla specie o anche per incentivare l’attività di controllo.

Con l’approvazione del nuovo PRIU, infine, è prevista la possibilità, per i soggetti interessati, di segnalare alle autorità competenti regionali, la mancata attuazione del Piano cosicché possano provvedere ad individuare le opportune azioni da intraprendere.

“Con il nuovo Piano – spiega l’assessore Righini – rispondiamo anche alle legittime richieste degli agricoltori che rivendicavano di voler essere in prima linea nella lotta al contenimento dei cinghiali che, nel tempo, hanno causato considerevoli danni alle loro attività. Pensiamo di raggiungere gli obiettivi ambiziosi imposti dal Piano Straordinario del Commissario grazie al lavoro sinergico tra gli stessi agricoltori, il mondo venatorio, i responsabili delle aree protette nonché le direzioni Agricoltura e Ambiente, le quali fino ad oggi hanno ottenuto ottimi risultati sia nelle zone libere, sia nelle zone infette, tanto di far valutare dalla Commissione Europea la possibilità per il Lazio di uscire dalle restrizioni”.

Coldiretti Lazio: “Entriamo nel vivo dell’accordo con la Regione”

“Con l’approvazione del Priu, il Piano Regionale di Interventi Urgenti per l’emergenza lupi e cinghiali, entriamo nel vivo dell’accordo raggiunto con la Regione nell’interesse assoluto dei nostri agricoltori. Il contenimento della fauna selvatica era tra le richieste che abbiamo avanzato, perché è fondamentale per salvare i raccolti delle aziende agricole e preservare i loro capi di bestiame dagli attacchi dei lupi, per i quali abbiamo chiesto lo spostamento in aree più ideonee”.  Così il presidente di Coldiretti Lazio, David Granieri, in merito all’approvazione del Priu da parte della Regione Lazio e a seguito dell’incontro di ieri con il presidente Francesco Rocca e l’assessore all’Agricoltura, Giancarlo Righini.

“E’ importante per noi poter collaborare al contenimento della fauna selvatica – prosegue Granieri – Ci siamo resi disponibili sin da subito a formare gli agricoltori e ora avremo la possibilità di farlo e di operare nelle modalità che auspicavamo. Siamo soddisfatti che l’attuazione del Piano riguarderà anche le aree parco, così come abbiamo chiesto”.

Tra i diversi punti di incontro trovati con l’assessore Righini c’è un cambio di passo sulla struttura tecnica con il suo potenziamento ed efficientamento. Concordato, inoltre, lo stanziamento di due milioni aggiuntivi, per la filiera bufalina, che beneficerà complessivamente di oltre sei milioni di euro. Previsti, così come richiesto da Coldiretti Lazio, ulteriori cinque milioni di euro per il settore ortofrutticolo, divisi tra 4 milioni da destinare alla filiera dei kiwi e un milioni per le nocciole, che hanno subito un calo di produzione che supera il 50% del raccolto con punte del 70%.

“Cinque milioni saranno, invece, destinati al settore ovicaprino – conclude Granieri – che dovrà affrontare i drammi legati alla malattia della “lingua blu” e agli altrettanto drammi degli attacchi dei lupi. E’ previsto lo smaltimento gratuito delle carcasse predate e gli allevatori avranno la disponibilità gratuita dei vaccini per fronteggiare la Blue tongue. In più saranno finalmente liberalizzate le attività per l’emissione dei libretti Uma per il gasolio agricolo, oltre al fatto che per noi è importantissimo determinare un servizio fitosanitario efficiente al servizio delle imprese e fondamentale per affrontare le emergenze come quella della cimice asiatica e la moria dei kiwi”.