Roma, a bordo di una macchina a noleggio con 74 dosi di cocaina e funghi allucinogeni: arrestati

23 novembre 2024 | 12:54
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Roma, a bordo di una macchina a noleggio con 74 dosi di cocaina e funghi allucinogeni: arrestati

Gli agenti hanno rinvenuto anche, tra l’altro, 7 dosi di MDMA, 10 dosi di anfetamina, 10 dosi di ketamina, 35 frammenti di hashish, e 12 dosi di marijuana

Roma, 23 novembre 2024– I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro, d’intesa con la Procura della Repubblica di Roma, hanno arrestato due persone, un 44enne di origini brasiliane e un 43enne romano, gravemente indiziati del reato di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti.

La scorsa serata, nell’ambito di una serie di controlli nel quartiere Talenti, i Carabinieri hanno fermato per un controllo i due indagati notati in piazza Talenti angolo via Ugo Ojetti a bordo di una Fiat 500 a noleggio (ENJOY).

Il nervosismo dei due uomini ha spinto i Carabinieri ad eseguire le perquisizioni personali e veicolare, che hanno portato al rinvenimento di 74 dosi di cocaina, 7 dosi di MDMA, 10 dosi di anfetamina, 10 dosi di ketamina, 35 frammenti di hashish, 12 dosi di marijuana e 6 involucri contenenti funghi allucinogeni oltre alla somma contante 1.835 euro.

I Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Montesacro hanno quindi dichiarato in arresto il 44enne e il 43enne decidendo poi di perquisire le rispettive abitazioni dove sono stati rinvenuti ulteriori quantitativi di droga e denaro contante.

Presso l’abitazione del 44enne, infatti, sono stati trovati, in diversi borsoni e buste occultati in camera da letto, circa 2 kg di cocaina, circa 13 kg di hashish, 100 g di MDMA, circa 4 kg di marijuana, 71 g di funghi allucinogeni, 26 g di ketamina, 24 g di efedrina, 48 vaporizzatori di cannabis, nonché’ la somma contante di euro 60.000 suddivisa in sei confezioni incellofanate, ritenuti provento di attività illecite.

I Carabinieri hanno sequestrato in totale oltre 20 kg di droga e 61.835 euro e hanno condotto gli arrestati nel carcere di Regina Coeli.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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