Sentenza del Tar sulle Farmacie comunali: botta e risposta opposizione-maggioranza
L’opposizione parla di “una gestione delle controversie poco coerente”. L’Amministrazione replica
Fiumicino, 27 novembre 2024 – “Fuorviante ed errato è il comunicato stampa pubblicato dall’opposizione sulla vicenda delle Farmacie comunali s.r.l. Ad essere oggetto di reclamo al TAR non è un atto dell’Amministrazione, ma una deliberazione del Vice Prefetto di Roma, nominato Commissario ad acta per l’esecuzione di una sentenza risalente al 2010“.
E’ quanto dichiara l’Amministrazione comunale di Fiumicino, in riferimento ad un comunicato dell’opposizione in merito all’ordinanza del Tar (n. 5215/2024) sulla proceduta di gara per l’assegnazione delle quote societarie delle farmacie comunali di Isola Sacra e Aranova (leggi qui)
L’opposizione, in sostanza, parlava di “una chiara sconfitta per l’Amministrazione comunale“, e ha lamentano “una gestione delle controversie poco coerente, ma si evidenzia anche la mancanza di una seria discussione in sede istituzionale, come Consiglio comunale o Commissione, dove sarebbe stato opportuno approfondire il merito della questione. E invece siamo tenuti all’oscuro di tutto. Inoltre – aggiungono i consiglieri – è quantomeno necessario sospendere ogni nomina per la Società Farmacie Comunali fino a quando non saranno definite modalità trasparenti e vagliate dal Tribunale Amministrativo”.
L’Amministrazione ha, quindi replicato, affermando che: “Il Commissario ad acta, sostituendosi al Comune, inspiegabilmente rimasto inerte per oltre un decennio, ha deliberato il rinnovo della gara, a suo tempo bandita, per la scelta dei soci privati della Farmacie Comunali Srl.
L’atto si è reso necessario in considerazione dell’illegittima esclusione di alcuni concorrenti che, come riconosciuto dal TAR con la sentenza 3472/2010, avevano diritto di partecipare alla gara. Con l’ordinanza cautelare da ultimo emessa (la n. 5215/2024), il Tribunale Amministrativo si è limitato a sospendere la procedura di gara al fine di valutare attentamente due elementi: la possibilità di concorrere per quanti abbiano ormai superato l’età pensionabile e il valore delle quote societarie da mettere a bando. La sospensione è comprensibile anche perché l’attività delle farmacie può continuare senza interruzioni, grazie all’autorizzazione data dal Commissario ad acta, che nessuno ha contestato.
“Questa Amministrazione è sempre dalla parte degli interessi pubblici e della legalità. È chi ha amministrato in passato a dover spiegare, semmai, i motivi di un’inerzia che dura da più di dieci anni e che è già costata all’Amministrazione la nomina di un Commissario ad acta, il cui compenso, per legge, è a carico del Bilancio comunale – ha dichiarato l’assessore Monica Picca -. L’opposizione sembra poi aver dimenticato che, con delibera di Giunta comunale n. 54 del 2011, aveva ritenuto “sciolta ex lege” la società, dando mandato agli uffici e agli organi societari di adottare gli atti conseguenti. Ma sull’osservanza di questo indirizzo nessuno ha inspiegabilmente vigilato”.
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