La polemica

Fiumicino, educazione al benessere relazionale ed affettivo: l’opposizione attacca, l’Amministrazione chiarisce

28 novembre 2024 | 11:26
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Fiumicino, educazione al benessere relazionale ed affettivo: l’opposizione attacca, l’Amministrazione chiarisce

La maggioranza ha abbandonato l’Aula durante la discussione e spiega le motivazioni. L’opposizione ribadisce l’importanza della questione trattata

Fiumicino, 28 novembre 2024 – “L’Amministrazione Comunale desidera fare chiarezza riguardo alla discussione sulla mozione “Sostegno ad iniziative volte all’educazione alla salute e al benessere relazionale ed affettivo”, presentata durante il Consiglio comunale”. Così in un comunicato stampa l’Amministrazione intende spiegare le motivazioni che hanno portato alla bocciatura. Scelta che ha fatto sollevare polemiche da parte dell’opposizione.

“La maggioranza ha scelto di non avallare la mozione in quanto il documento presentava ambiguità significative su alcuni punti, che richiedono maggiore approfondimento e chiarezza . a In particolare, il testo sembrava mescolare aspetti legati all’educazione sentimentale e affettiva con l’educazione sessuale, due tematiche fondamentali ma distinte, entrambe meritevoli di trattazioni dettagliate e appropriate”

La maggioranza ha proposto, quindi, il confronto del documento per rivedere dei punti al di fuori proposta non accolta dall’opposizione e per non bocciare la mozione che tratta temi importanti per la collettività, ha preferito abbandonare l’aula.

“Non è chiaro se il documento voglia limitarsi alla gestione delle emozioni, come già avviene nelle scuole del nostro territorio grazie al lavoro di esperti qualificati e all’impegno dei docenti, o se includa ulteriori approfondimenti sull’educazione sessuale, un tema altrettanto delicato ma che necessita di un’adeguata contestualizzazione e di supporto tecnico-scientifico. Inoltre, alcune espressioni del documento, come il riferimento allo “smantellamento delle rappresentazioni e dei ruoli sociali”, non erano sufficientemente definite, lasciando ampi margini di interpretazione che non ci siamo sentiti di approvare senza un confronto più specifico,” ha dichiarato l’Amministrazione.

“Una questione tanto importante non può essere ridotta a uno scontro ideologico tra banchi consiliari. Educazione sentimentale, educazione sessuale, bullismo e violenza di genere sono temi complessi, da affrontare con strumenti adeguati e non con dibattiti politicizzati. È essenziale che qualsiasi iniziativa in questo ambito sia chiara, condivisa e realmente funzionale al benessere delle nuove generazioni, – ha ribadito l’Amministrazione che ha aggiunto – L’educazione sentimentale è già parte integrante delle attività scolastiche nel nostro territorio. Tuttavia, siamo consapevoli che sia necessario un costante aggiornamento e ampliamento delle iniziative, ma sempre attraverso un approccio strutturato, condiviso e privo di ambiguità.

Ma è l’opposizione che richiama proprio l’ideologia, puntando il dito contro la maggioranza: “Sono trascorsi appena 2 giorni dal 25 novembre, eppure la maggioranza del nostro consiglio si è fatta trascinare dalla volontà di un paio di consiglieri, accecati dall’ideologia, tanto da non capire la valenza e il significato di votare tutti insieme la mozione da noi presentata, senza simboli di partito e scevra da riferimenti ideologici”. Lo chichiarano i consiglieri Antonelli, Bonanni, Meloni, Di Genesio Pagliuca, Calicchio, Zorzi, Petrillo, Miccoli.

“A margine della Giornata internazionale contro la violenza contro le donne, – ha proseguito l’opposizione – battere un colpo dal seno del consiglio comunale e lavorare, insieme, per un percorso volto all’educazione sentimentale e affettiva, nelle scuole, ma anche fuori con iniziative rivolte alle famiglie, con il coinvolgimento delle adeguate e necessarie professionalità, ci sembrava un messaggio condivisibile e oltre gli steccati politici, come lo è per noi, ma non evidentemente per altri. Dalle parole mosse dalle consigliere intervenute, è emersa l’incapacità di capire il momento e l’importanza del documento. È prevalso, invece un presunto punto politico su una o due parole (non meglio specificate) che avrebbero reso invotabile la mozione. Restiamo basiti da come un’ intera maggioranza si sia fatta manovrare e si resa “nuda” di fronte alla mancanza di argomentazioni addotte dai pochi, pochissimi, intervenuti. Lasciando l’Aula non si è potuta discutere neanche la mozione per il ripristino del posto occupato: un altro schiaffo alla lotta contro la violenza di genere”, concludono i consiglieri di opposizione”.