“Challenge Mondelli”: le Fiamme Gialle di Sabaudia al Rizzoli per donazione all’Osteoncologia
Consegnato l’assegno di 7.300 euro raccolti in occasione della gara di beneficenza organizzata in memoria di Filippo Mondelli
C’erano anche le medaglie d’argento di Parigi 2024 nella disciplina “quattro di coppia”, Luca Chiumento e Andrea Panizza, e la finalista in “otto” femminile Elisa Mondelli, lunedì 25 novembre, a consegnare al Rizzoli i fondi raccolti grazie all’iniziativa “Challenge Filippo Mondelli” da destinare alla ricerca sui tumori delle ossa: la gara di beneficenza al remoergometro, organizzata dalle Fiamme Gialle insieme all’associazione “Io Sono Filippo APS” di concerto con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Latina, si è svolta online dal 10 al 16 giugno e ha raccolto la somma di 7.300 euro che, per volere dei famigliari di Filippo, è stata destinata alla struttura “Osteoncologia, Sarcomi dell’osso e dei tessuti molli, e Terapie Innovative” del Rizzoli a sostegno dei progetti di ricerca portati avanti tra laboratori e reparti (studio preclinico per l’identificazione di nuovi agenti terapeutici per i pazienti affetti da sarcomi ossei).
Il direttore generale dell’Istituto Ortopedico Rizzoli Anselmo Campagna, nell’accogliere i finanzieri e i famigliari di Filippo, ha sottolineato “l’incontro con il Gruppo Sportivo della Guardia di Finanza rappresenta ormai un importante ed emozionante appuntamento, sentito da tutto il personale dell’Istituto”.
Il direttore del reparto di Osteoncologia Toni Ibrahim ha evidenziato l’importanza di sentire la vicinanza di realtà come quella delle Fiamme Gialle “questi momenti ci servono per caricarci di energia necessaria per non arrendersi nel lungo lavoro di ricerca ancora necessario per conoscere e combattere i tumori dell’apparato muscoloscheletrico, tra cui l’osteosarcoma” – tumore che colpì Filippo Mondelli, campione di canottaggio delle Fiamme Gialle.
L’incontro è proseguito con la visita al nuovo laboratorio 3D dell’Istituto guidato dall’ing. Alberto Leardini, direttore del Laboratorio di Analisi del Movimento e valutazione funzionale protesi, che ha illustrato le attività di progettazione di protesi personalizzate stampate in 3D, spesso utilizzate anche per i pazienti che a seguito della rimozione di un tumore subiscono una grande perdita di osso e hanno quindi necessità di un impianto su misura per riacquistare la piena funzionalità delle articolazioni colpite.
Foto Fiamme Gialle Sabaudia
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