Il mistero delle mutilazioni bovine negli Stati Uniti: una questione irrisolta che alimenta sospetti e teorie extraterrestri
Conosciuto come ‘Cattle Mutilations’ è un rompicapo che ci accompagna da tempo
Negli Stati Uniti, da decenni, si verificano misteriosi episodi di mutilazioni di bestiame (Cattle Mutilations) che hanno sconcertato allevatori, forze dell’ordine e ricercatori. In stati come Oregon, Minnesota, Colorado, Nebraska e altri, i bovini vengono trovati morti in circostanze inspiegabili: privi di sangue, con organi rimossi con precisione chirurgica e in posizioni innaturali. Questo fenomeno, che risale almeno agli anni ’70 e forse anche più indietro, alimenta speculazioni che spaziano da rituali umani a interferenze extraterrestri.
Il caso emblematico dei tori mutilati in Oregon: nel luglio del 2017, Colby Marshall, un gestore di ranch nell’Oregon, scoprì cinque tori mutilati in modo agghiacciante. Gli animali erano stati privati della lingua e degli organi riproduttivi senza che vi fossero tracce di sangue o segni di lotta. Marshall, che ha molta esperienza nella macellazione e nella gestione del bestiame, rimase incredulo di fronte a quelle mutilazioni, definendole “la situazione più surreale e strana mai vista”. Le mutilazioni non presentavano segni di predatori o malattie, e anche gli animali selvatici, come coyote o orsi, evitavano i cadaveri. “In circostanze normali, i predatori e gli spazzini avrebbero fatto a pezzi i corpi”, afferma Marshall, “ma questi tori sembravano quasi dissolversi nel terreno, come se qualcosa impedisse il loro naturale decadimento.”
Le autorità locali non sanno che pesci prendere. Il sergente. Jeremiah Holmes, dell’ufficio dello sceriffo della contea di Wheeler, ha indagato su cinque casi di mutilazioni negli ultimi sei anni, senza trovare indizi concreti. Holmes, come molti altri, esclude l’ipotesi di predatori naturali: “Conosco bene ciò che un orso, un puma o persino un uomo possono fare a un animale. Questo non ha niente a che vedere con loro.”
Il problema, secondo Holmes, è la difficoltà di raccogliere prove in tempi utili. I ranch sono vasti e remoti, e spesso i corpi vengono scoperti solo dopo giorni o settimane, quando il deterioramento rende impossibile l’autopsia. Nonostante l’impegno delle autorità e una ricompensa di 25.000 dollari offerta per informazioni utili, nessuno è mai stato arrestato o accusato per questi crimini. La mutilazione di bestiame è un reato federale, ma sembra sfidare ogni spiegazione convenzionale.
Ci sono teorie? Ci si imbatte in ipotesi tra realtà e fantascienza. Il fenomeno delle mutilazioni bovine è stato oggetto di numerosi studi, documentari e teorie. Alcuni ritengono che si tratti di rituali satanici o di operazioni condotte da organizzazioni segrete umane. Altri, invece, puntano il dito verso attività governative clandestine o addirittura verso interferenze extraterrestri.
La docuserie Netflix Investigation Alien, ad esempio, suggerisce che gli alieni possano essere coinvolti. Anche se l’idea può sembrare fantasiosa, Holmes osserva: “Cosa significa alieno? Se crediamo nella possibilità di Bigfoot o di altre creature non identificate, perché non considerare la possibilità di vita intelligente al di fuori della Terra?” Colby Marshall, pur ammettendo di credere nell’esistenza di altre forme di vita nell’universo, esclude che alieni possano attraversare la galassia per mutilare bestiame: “Probabilmente avrebbero usi migliori per la loro tecnologia avanzata.”
Non si tratta però di un fenomeno recente, ma affonda le radici nel passato. Nonostante la popolarità del fenomeno negli anni ’70, casi simili sono documentati sin dal XIX secolo. Secondo Chris O’Brien, autore del libro Stalking the Herd: Unraveling the Cattle Mutilation Mystery, la prima mutilazione con caratteristiche simili risale al 1869. Negli anni ’70, l’Associated Press in Colorado considerò le mutilazioni bovine la notizia più importante dello stato. Anche l’FBI condusse indagini tra il 1974 e il 1978, ma non trovò risposte definitive. Secondo Holmes, con le tecnologie di oggi, come il DNA forense e la sorveglianza satellitare, sarebbe possibile fare progressi, ma è necessaria una maggiore volontà politica e scientifica.
Abbiamo bisogno di risposte. Marshall e Holmes sono d’accordo su un punto: è necessario continuare a parlare di questo fenomeno per trovare risposte. “Questi episodi non sono isolati,” sottolinea Marshall. “Più persone condividono le loro esperienze, più possibilità abbiamo di fare luce su questo mistero”. Holmes, invece, spera che il governo federale riprenda le indagini: “Abbiamo strumenti molto più avanzati rispetto agli anni ’80. Se collaborassimo con scienziati e investigatori qualificati, potremmo finalmente capire cosa sta succedendo”.
Non si tratta di fenomeni limitati alla sfera degli Usa. In tutto il mondo ed anche in Italia, senza troppo clamore, ci sono questo tipo di ritrovamenti che rimangono senza una risposta certa.
Cisu – Centro Italiano Studi Ufologici