“Trattati come schiavi”: le Guardie giurate entrano in sciopero

Alviti (Angpg): “Un lavoro che di Dignitoso non ha più nulla a partire dalla paga al di sotto della soglia di povertà”
Napoli, 03 dicembre – Giuseppe Alviti Presidente nazionale dell’ Associazione Nazionale delle Guardie Particolari Giurate è perentorio ed deciso nell’affermare in una nota trasmissione televisiva che “il lavoro da Guardia Giurata attualmente è un lavoro da schiavi, retto da leggi schiaviste contornate da ritorsioni psicologiche e burocratiche anche per il troppo burocratese di alcune Prefetture che interpretano la legge per favorire l’amico di turno fermando il nemico Comune che vuole ristabilire la giusta dimensione umana e di legalità di un lavoro che di dignitoso non ha più nulla a partire dalla paga al di sotto della soglia di povertà“.
“Basti pensare che ci sono istituti di vigilanza operanti sul territorio italiano che non sono in regola con la licenza prefettizia – ha proseguito Alviti – e vincono gare di appalti di milioni di euro in ospedali pubblici e tribunali, e invece di chiuderli sospendono le loro guardie perché chiaramente non possono rinnovare i porto d’ armi per le anomalie di cui sopra”.
Per Giuseppe Alviti , noto attivista sindacale, questa è la motivazione principale dello sciopero di categoria del prossimo 23/24 Dicembre sotto la Prefettura di Napoli a partire dalle ore 10: “Se bloccassimo l Italia dei trasporti valori per il periodo natalizio bloccando di fatto anche gli stipendi ai deputati vi farei vedere come i problemi delle guardie giurate nell’agenda del governo sarebbero al primo posto per essere risolti – tuona Alviti – ma le guardie quando lo capiranno che solo coese potremo vincere?”
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