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Pesca di frodo di angluille: uomo in fuga lascia una mazzacchera sul fiume Sisto

9 dicembre 2024 | 19:23
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Pesca di frodo di angluille: uomo in fuga lascia una mazzacchera sul fiume Sisto

A Terracina un pescatore di frodo fugge lasciando attrezzature illegali e anguille, una specie protetta, in pieno periodo natalizio.

Terracina, 9 dicembre 2024 – Con l’avvicinarsi del Natale, aumenta il fenomeno della pesca di frodo, soprattutto nella pianura Pontina, dove le anguille sono una preda ambita ma protetta. Sabato notte, sul fiume Sisto nel comune di Terracina, un pescatore di frodo è stato sorpreso mentre tentava di catturare anguille con una tecnica vietata. Alla vista dei controlli, l’uomo si è dato alla fuga, abbandonando sulla riva del fiume una mazzacchera e un secchio pieno di anguille, subito liberate in acqua.

La mazzacchera: una tecnica antica, oggi vietata

La mazzacchera è una tecnica di pesca tradizionale utilizzata soprattutto per le anguille. Consiste in una canna di bamboo o pesca lunga circa due metri, un filo di nylon robusto, piombi e lombrichi assemblati in una grossa esca. Una volta catturate, le anguille vengono conservate in speciali ombrelli in rete. Sebbene anticamente fosse una pratica diffusa, oggi è vietata per i pescatori sportivi, con sanzioni fino a 2.000 euro e il sequestro dell’attrezzatura.

Anguille e tradizione natalizia

Le anguille, conosciute come capitoni nella tradizione napoletana, sono simbolo di buon augurio e vengono consumate principalmente fritte durante le festività natalizie. Questa tradizione ha radici profonde nella storia e nella superstizione, secondo cui mangiare il capitone allontana la cattiva sorte, esorcizzando il simbolo del male rappresentato dal serpente.

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