Roma, 46 rinvii a giudizio per reati legati al settore NCC

11 dicembre 2024 | 14:29
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Roma, 46 rinvii a giudizio per reati legati al settore NCC

46 rinvii a giudizio per reati NCC a Roma. Domani proteste contro il registro elettronico RENT, il settore si divide sulle regole.

Roma, 11 dicembre 2024 – Si è svolta oggi presso il Tribunale penale di Roma l’udienza che ha portato al rinvio a giudizio di 46 persone, su un totale di 52 imputati, per associazione a delinquere e altri reati legati alla contraffazione e alla vendita di falsi titoli per NCC (noleggio con conducente). La prossima udienza è fissata per il 25 febbraio 2025.

La protesta contro il registro elettronico RENT

Domani sono previste in tutta Italia manifestazioni contro l’introduzione del registro elettronico nazionale (RENT), un sistema pensato per censire le licenze TAXI e NCC. Secondo gli oppositori, il registro rappresenterebbe un ostacolo, ma i sostenitori sottolineano che tale strumento avrebbe potuto prevenire le irregolarità emerse nell’udienza odierna.

Le dichiarazioni dell’ANAR e le critiche politiche

Christopher De Marchis, Vice Presidente dell’ANAR, ha commentato duramente:

“I noleggiatori che operano regolarmente attendono da anni i decreti attuativi per il ripristino delle regole nel loro processo di digitalizzazione e progresso. Il foglio di servizio elettronico è temuto solo da chi, in questi anni, ha operato con lo slogan dell’ex CEO di Uber: ‘Siamo dannatamente illegali, ma è meglio chiedere perdono che il permesso’.”

Non sono mancate le polemiche politiche, con l’accusa di strumentalizzazione rivolta a esponenti del Partito Democratico come Andrea Casu e Andrea Romano, attesi domani alla manifestazione in Piazza Capranica.

“È triste vedere alcuni deputati ed ex deputati del Partito Democratico prendere le parti di questa parte del mondo del noleggio con conducente per puri scopi politici ed elettorali. L’operato di un rappresentante del popolo dovrebbe essere caratterizzato dall’integrità e dal rispetto delle regole.”

Un settore in attesa di regole certe

La digitalizzazione e l’introduzione di strumenti come il registro elettronico RENT rappresentano per molti noleggiatori regolari un passo avanti verso la legalità e la trasparenza, in un settore spesso colpito da abusivismo e pratiche scorrette. Tuttavia, le divisioni interne e le proteste dimostrano quanto sia complessa l’attuazione di una riforma equilibrata.

Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa – nonostante la confessione – non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.

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