Fiumicino, il ricordo di Massimo e Claudio Di Biase: il mare li porta via e piange un’intera città
Due pescatori esperti che il mare ce lo avevano nel sangue e nel cuore: la comunità profondamente segnata dalla scomparsa del padre e del suo giovane figlio
Fiumicino, 23 dicembre 2024 – Fiumicino oggi si è svegliata un po’ più fredda, più grigia e con un peso sul cuore. Come quel freddo che ti entra dentro, nelle ossa, e chi vive il mare lo conosce bene. Così come lo conoscevano Massimo e Claudio Di Biase, i due pescatori che hanno tragicamente perso la vita ieri (leggi qui) quando la loro barca si è rovesciata nelle acque di Fiumicino.
Proprio in quelle acque che hanno solcato il mare tante volte, per portare avanti il loro lavoro con costanza e dedizione: Massimo e Claudio a bordo della vongolara “Sette fratelli” erano pescatori esperti, conosciuti da tutta la città, non solo nell’ambito del settore ittico. Massimo, 62 anni, ha sempre fatto questo mestiere, che ha poi tramandato al figlio Claudio, un giovane di 29 anni, il cui destino era già scritto: sarebbe diventato un pescatore proprio come suo padre. Amava il suo lavoro e lo dimostrava con orgoglio le fatiche e i sacrifici quotidiani, con numerose foto e post sui social che lo ritraevano sulla sua barca. “Solo chi è un vero veterano del mare può affrontare questo freddo”, aveva postato su Facebook la mattina prima della tragedia. E di freddo chi fa questo mestiere ne affronta tanto, così come le intemperie con la consapevolezza che il mare, a volte, è imprevedibile.
L’incidente
Usciti per una giornata lavorativa come le altre, Massimo e Claudio hanno fatto i conti con un improvviso cambio di condizioni marittime e per un incidente, le cui cause sono ancora da verificare, la barca si è rovesciata al largo di Focene e sono finiti in acqua in balìa delle onde. Il mare era davvero brutto, difficili le operazioni di ricerca dei due dispersi. Massiccio il dispiegamento di forze della Guardia Costiera dopo l’allarme. Poi con il calar del sole la corsa contro il tempo si è fatta più urgente e disperata. Sgomento dopo il tragico ritrovamento: un corpo è stato rinvenuto in mare, l’altro sulla spiaggia.
Una comunità in lutto
La tragica scomparsa di Massimo e Claudio Di Biase ha segnato un perdita profonda in tutta la comunità di Fiumicino. In tanti hanno espresso vicinanza alla famiglia con messaggi di saluto e ricordi per i due pescatori. Tante le foto e le frasi postate sui loro profili social da amici, parenti, conoscenti e quanti hanno avuto modo di conoscerli, con la loro semplicità, simpatia e bontà.
Fare il pescatore è un mestiere che comporta sacrifici e rischi. Ma sono proprio loro che mandano avanti il cuore pulsante di Fiumicino, svolgendo un lavoro che racchiude le radici della città, fatta di gente di mare. Un mare che amavano e avevano nel cuore, ma che a volte prende e a volte dà. Massimo e Claudio erano usciti per la battuta di pesca, come tutte le mattine per portare le vongole sulle nostre tavole durante le festività natalizie. Questa volta non hanno fatto ritorno a casa, non lo faranno, ma il loro ricordo e quello che hanno lasciato resterà nei cuori e negli animi di un’intera comunità. La data dei funerali non è stata ancora resa nota.
La redazione esprime vicinanza alla famiglia e profonde condoglianze per la perdita dei due pescatori