Sci, Casse fa il miglior secondo tempo in prova cronometrata a Bormio: “Pista bella intensa”

Sondrio – Prosegue il momento positivo in pista per Mattia Casse. Dopo il trionfo avuto in Coppa del Mondo e ancora in Val Gardena (leggi qui), l’Azzurro si prende il secondo miglior tempo nella prova cronometrata di discesa libera a Bormio di questa sessione di gare. Sulle nevi di casa della Val Gardena, Casse ha realizzato 1”07 dal primo arrivato Sarrazin.

“Diciamo che questa Stelvio mossa e già bella intensa ci ha fatto digerire subito il panettone – ha confessato Casse a fine prova, come riporta fisi.org – Credo che un po’ tutti siano andati tranquilli sul San Pietro perchè si saltava tanto e poi come al solito si cerca di risparmiare energie. La pista è bella mossa, per niente facile, magari non così ghiacciata come altre volte ma per me va bene”.

Nella giornata di oggi si torna in pista, ancora alle 11:30 per il secondo allenamento ufficiale. Domani via con lo start. Domenica 29 dicembre la tappa si completerà con il SuperG.

Il racconto della gara e le dichiarazioni – Fonte fisi.org

lo svizzero Alexis Monney (+1″17) è terzo seguito dallo statunitense Ryan Cochran Siegle e da un Christof Innerhofer già a suo agio, quinto a 1″41; positivo test per Giovanni Franzoni che chiude questa prima prova con il nono tempo a 2″00 esatti da Sarrazin.

Per quanto riguarda gli altri nomi principali, i canadesi Crawford (+1″93) ed Alexander (+2″34) sono rispettivamente ottavo e dodicesimo, Kriechmayr è 19esimo a 2″92 con Odermatt che ha voluto rischiare il meno possibile ventitreeesimo a 3″15.

Poco dietro, Benjamin Alliod fa segnare un gap di 3″42, il padrone di casa Pietro Zazzi di +3″57,  Nicolò Molteni di 3″63 e Marco Abbruzzese di 4″93; discesa di studio per Gregorio Bernardi (+6″73), Florian Schieder (+6″88) e Max Perathoner (+10″60).

Dominik Paris è uscito senza conseguenze a due terzi del tracciato: “Oggi non è andata bene, ho fatto fatica, ho trovato la pista molto mossa, non sono riuscito a farla bene, devo analizzare un po’. Ci sono nevi diverse, bisogna sapersi adattare. Vediamo cosa si riesce a fare”.

Foto fisi.org

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