Furto al mercato di Fondi: beccato con oltre 200 euro in monete
Il malfattore, un 46enne, aveva danneggiato la serranda di un box per introdursi all’interno
Fondi, 7 gennaio 2025 – Furto al mercato di Fondi: è successo nella mattinata di oggi dove i Carabinieri della locale Tenenza hanno arrestato, in flagranza di reato, un uomo di 46 anni del posto e già noto alle forze di polizia, per furto aggravato e deferendolo in stato di libertà per detenzione illegale di munizionamento per armi comuni da sparo e porto di oggetti atti ad offendere.
Nello specifico, su richiesta pervenuta al 112 N.U.E., i Carabinieri sono intervenuti all’interno del mercato ortofrutticolo di Fondi dove poco prima, un agente della società di vigilanza privata in servizio presso la suddetta struttura, durante un controllo interno, aveva rilevato il danneggiamento di una serranda di un box, e del distributore di bevande collocato al suo interno.
L’uomo, successivamente, all’interno del predetto box, ha riscontrato la presenza di un soggetto che, alla sua vista, si è dato alla fuga, scavalcando la recinsione perimetrale della struttura. I Carabinieri intervenuti, dopo aver sentito la Guardia Particolare Giurata in merito ai fatti sopra esposti e dopo aver raccolto informazioni utili all’individuazione dell’indagato, hanno avviato le ricerche del fuggitivo, individuando, pochi istanti dopo, l’indagato all’esterno dell’area mercato in sella alla sua bicicletta elettrica.
I Carabinieri lo hanno pertanto sottoposto a perquisizione personale, rinvenendo nella sua disponibilità circa 217,00 euro in monete, oltre a vari arnesi da scasso. La perquisizione è stata poi estesa all’abitazione dell’uomo, rinvenendo nr. 3 proiettili calibro 9×19 e nr. 2 cartucce calibro 410, illegalmente detenute. Gli arnesi da scasso e il munizionamento sono stati sottoposti a sequestro penale, mentre la refurtiva è stata riconsegnata al legittimo proprietario. L’arrestato, espletate le formalità di rito, è stato tradotto presso il proprio domicilio, in attesa della celebrazione dell’udienza di convalida con rito direttissimo che si terrà nella mattinata di domani.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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