Ci mancava il “bus del caro estinto”: sequestrato un mezzo con un carico irregolare di salme
Un trasporto funebre irregolare è stato intercettato sulla direttrice Roma-Napoli. Sanzioni salate per le agenzie coinvolte.
Un mezzo di trasporto funebre è stato bloccato sulla direttrice Roma-Napoli dopo che le forze dell’ordine hanno intercettato un carico di salme appartenenti a diverse agenzie mortuarie. L’episodio, che ha sollevato molte domande sulla gestione dei trasporti funebri, ha messo in luce ancora una volta le criticità di un settore spesso al centro di irregolarità e mancante di una legge quadro regionale.
Il “bus del caro estinto”: un trasporto vietato dalla legge
La normativa vigente prevede che il trasporto di più salme possa essere effettuato con un unico mezzo solo se gestito da un’unica agenzia autorizzata. In altre parole, non è consentito che diverse imprese funebri condividano un veicolo per ottimizzare i costi, trasformando il trasporto in un vero e proprio “bus del caro estinto”.
Le regole sono chiare: ogni salma deve essere trasportata con il rispetto della dignità e secondo le autorizzazioni previste, evitando modalità che possano compromettere il rispetto delle leggi e il decoro del servizio.
Va sottolineato che in Italia il trasporto multiplo di salme all’interno di feretri è consentito esclusivamente alle aziende in possesso delle necessarie autorizzazioni. Queste comprendono sia l’idoneità dell’attività economica (codice ATECO) sia specifiche autorizzazioni rilasciate per i mezzi di trasporto, i quali devono essere omologati per tale scopo. Questi veicoli sono infatti progettati e certificati per garantire il rispetto dei requisiti normativi e sanitari.
Esistono numerose aziende in Italia che operano nella piena legalità, mentre altre – come in questo caso – agiscono al di fuori dei parametri di legge.
Multe salate e riserbo sulla vicenda
Secondo indiscrezioni, le forze dell’ordine avrebbero comminato multe da migliaia di euro alle agenzie coinvolte, ma sulla vicenda è calato il massimo riserbo. Non sono stati diffusi dettagli sui nomi delle imprese coinvolte né sul numero esatto di salme trasportate in modo irregolare.
Situazioni come questa possono minare la fiducia nelle agenzie funebri e nel settore nel suo complesso, già spesso oggetto di critiche per la mancanza di trasparenza e di regolamentazione uniforme, soprattutto in regioni come il Lazio, che ancora non dispone di una legge regionale sul settore funebre.
La necessità di regole chiare e controlli rigorosi
L’episodio del “bus del caro estinto” sottolinea l’urgenza di rafforzare i controlli e di rendere più stringenti le normative sui trasporti funebri. In un settore dove la professionalità e il rispetto dovrebbero essere la priorità, casi come questo rischiano di danneggiare non solo l’immagine delle imprese coinvolte, ma l’intera categoria. Il fermo del mezzo funebre irregolare sulla direttrice Roma-Napoli è un campanello d’allarme per tutto il settore.
Credit ph: immagine generato con l’IA
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