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World Cup 2025, il cuore non basta: il Setterosa lotta ma perde contro l’Ungheria

18 gennaio 2025 | 20:47
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World Cup 2025, il cuore non basta: il Setterosa lotta ma perde contro l’Ungheria

Le Azzurre escono sconfitte dalla quinta partita in competizione per 16-9. Ora si giocheranno la qualifica alla Fase Finale contro Israele

Alessandropoli, 18 gennaio 2025 – Perdono le Azzurre e di misura contro l’Ungheria alla quinta partita in World Cup, in Grecia. Il Setterosa esce sconfitto dall’incontro con le magiare che vincono per 16-9. L’Italia, ora, si giocherà la qualificazione alle SuperFinal domani alle 12.00 contro Israele (con cui ha già vinto nella prima partita della competizione).

E’ stata una partita difficile per l’Italia contro l’Ungheria. Le Azzurre hanno lanciato il cuore oltre l’ostacolo, macinando gioco e determinazione in acqua.

Il racconto della partita, le interviste, il tabellino e le convocate – Fonte Federnuoto/federnuoto.it

Contro le vicecampionesse del mondo ungheresi trascinate da una superlativa Keshzthelyi autrice di una sestina, il Setterosa butta il cuore oltre l’ostacolo e non perde mai acqua e ci prova andando in vantaggio anche sul 6-5 a metà gara. Poi il maggior peso specifico delle veterane magiare fa la tara sul risultato finale, ma una meravigliosa Bettini (cinquina) trascina le compagne che giocano da orchestra e che dimostrano di non sfigurare anche a livello internazionale nonostante l’innesto di otto rookies. Il girone finale si deciderà domenica con gli Stati Uniti che hanno battuto Israele 10-9 ed ora sperano in una vittoria proprio contro l’Ungheria. A quel punto con tutte le squadre a pari punti deciderà la classifica avulsa.

“E’ stata una partita gagliarda giocata a viso aperto sia in difesa che in attacco – afferma il CT Silipo a caldo. Cinque partite di questa intensità dimostrano anche una buona condizione fisica delle ragazze. Interessante l’utilizzo della challenge che ci ha premiato per due volte e che dimostra come tante decisioni sono migliorabili. Ora dobbiamo avere quel quid in più per poterle vincere queste partite ma siamo fiduciosi per ciò che stiamo costruendo. Domani dobbiamo chiudere in bellezza poi ci sarà uno step successivo”.

tabellino Ungheria-Italia 13-12

Italia: Neszmely, Hajdu 1, Varro, Dobi, Domsodi, Pogonyi 1, Baksa, Keshzthelyi 6, Leimeter 2, Rybanska 1, Farago 2, Peresztegi-Nagy, Torma, Tiba. All. Cseh.

Italia: Condorelli, Leone 2, Di Maria 2, Cordovani, Gant, Cergol , Giustini 1, Colletta, Bettini 5 (1 rig.), Ranalli, Cocchiere, Sesena ne, Rosta 1, Cassarà 1. All. Silipo.

Arbitri: Cabanas (Esp) e Blaskovic (Cro)

Note: parziali: 3-2, 2-4, 6-3, 2-3. Superiorità numeriche: Ungheria 5/12, Italia 5/14 + 1 rigore. Ammonito Cseh (all. U) per proteste nel quarto periodo. Uscite per limite di falli Rybanska (U) nel terzo tempo, Pogonyi (U), Ranalli e Gant (I) nel quarto tempo. Espulse Cocchiere (I) e Varro (U) per reciproche scorrettezze.

Cronaca. Bettini ha la mano calda sale di gambe e spara l’1-0 dal perimetro che sblocca il risultato (1-0). Cocchiere commette fallo grave e Hajdu pareggia fulminando Condorelli (1-1). La stessa centroboa azzurra si guadagna fallo grave e Giustini firma il nuovo sorpasso in diagonale (2-1). Non c’è respiro. Dopo tre occasioni in più fallite pareggia l’Ungheria con l’ex Orizzonte, Keshzthelyi, che con classe e potenza spara sotto al sette il 2-2. L’Italia spinge ma fallisce la terza superiorità numeriche mentre sul capovolgimento, Rybanska dà il primo vantaggio alle compagne con la bomba dal perimetro (3-2).

Rosta manovra da uno e cambia il fronte per Cassarà brava e lesta ad insaccare il 3-3 in apertura di secondo quarto. L’Ungheria risponde subito: la stessa Rosta esce per fallo grave e Pogonyi dal perimetro segna il nuovo vantaggio magiaro (4-3) con un tiro che Condorelli non riesce a respingere. Le avversarie spingono e Leimeter finalizza per Farago la prima controfuga magiara (5-3). Ancora da posizione uno manovra bene Leone e trova Di Maria che si stacca dalla marcatura e fulmina al centro col tap in Neszmely. In un amen le azzurre rientrano e passano col la doppia superiorità finalizzata da Leone che si muove come un giaguaro da uno e insacca il 5-5 e la stessa due del Catania che si regala il bis dalla sua mattonella per il 6-5 che ribalta il match. La difesa stoppa una doppia superiorità magiara e la sirena certifica la metà gara con le azzurre sorprendentemente avanti dopo il break di 3-0. Al rientro Giustini ha la chance in più ma la fallisce e allora l’Ungheria si affida alla sua atleta di maggior classe: Keshzthelyi prima pareggia da fuori e poi riporta le compagne avanti dall’angolo dimostrando classe e personalità anche a trentatre anni (7-6). L’Ungheria è on fire le azzurre si disuniscono e Leimeter le punisce col mancino in diagonale per il nuovo +2 magiaro e break di 3-0. Silipo chiama timeout e le azzurre rispondono in più con Di Maria che si regala il bis con deviazione su tiro di Bettini. Leimeter però ristabilisce il +2 in un amen ancora col diagonale mancino (9-7). Rybanska commette terzo fallo grave e l’Italia si affida all’asse catanese Leone/Bettini per il bis della 9 azzurra in più. Come al solito le avversarie in difficoltà lasciano il comando all’evergreen Keshzthelyi che è una sentenza da due metri (10-8). Il Setterosa non cede e con coraggio trova il meno uno con Rosta ma ancora Keshzthelyi è immarcabile e dal perimetro ubriaca di finte la difesa azzurra e scocca il lob da fuori (11-9). Le azzurre però spingono trovano l’undicesima superiorità che finisce con un evidente trattenuta su Cocchiere. L’azione prosegue, Silipo chiama il Var che gli dà ragione. Bettini dai cinque metri punisce le magiare per il meno uno (10-11) frutto della tecnologia e il nuovo regolamento. Il tecnico azzurro Silipo trova anche il secondo challenge per una possibile deviazione di Condorelli su tiro di Leimeter che non c’era. Due su due per il totem napoletano che crede nella rimonta. L’Italia ha la possibilità di rientrare ma sbaglia con Giustini la dodicesima superiorità che invece ancora e sempre Keshzthelyi trasforma dall’altra parte per il 12-10. Bettini è l’ultima ad arrendersi e con determinazione trova il meno uno dopo un’azione insistita dal perimetro (11-12). La partita si innervosisce, Cocchiere e Varro vanno fuori per recirpoche scorrettezze e l’Ungheria ne approfitta vitimando l’undicesimo extraplayer con Farago a due minuti dal termine (13-11). L’Ungheria sbaglia in più mentre Bettini sale in cattedra e a dieci secondi dalla fine segna il suo quinto centro e il meno uno che potrebbe risultare decisivo ai fini della classifica avulsa.

CONVOCATE: Sofia Giustini (CN Sabadel), Lucrezia Cergol, Sara Cordovani, Veronica Gant e Francesca Colletta (Pallanuoto Trieste), Olimpia Sesena, Agnese Cocchiere, Lavinia Papi e Chiara Ranalli (SIS Roma), Aurora Condorelli, Dafne Bettini e Morena Leone (L’Ekipe Orizzonte), Paola Di Maria (Rapallo Pallanuoto), Beatrice Cassarà (Plebiscito Padova), Bianca Maria Rosta (AGN Energia Bogliasco 1951). Completano lo staff gli assistenti tecnici Cosimino Di Cecca e Marco Manzetti, la team manager Elena Gigli, il preparatore atletico Massimliano Fabrucci, la fisioterapista Federica Ancidei, il medico Virginia Desiderio e il videoanalista Manuel Bombelli.

Foto di Andrea Masini/DBM (da federnuoto.it)

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