Roma, incinta di 5 mesi presa a bastonate dal marito: “Devi dire che sei caduta dalle scale”

Prima il colpo alla testa, poi la minaccia: la donna ha ricevuto la minaccia anche mentre era in ospedale
Roma, 20 gennaio 2025 – Erano da poco passate le 3 del pomeriggio quando i medici del pronto soccorso hanno avvisato l’agente del Posto di Polizia che stavano curando una donna “caduta dalle scale”. La stessa, alla vista del poliziotto, è crollata raccontando la sua storia di botte e minacce subite dal marito. In poco tempo il presunto maltrattante è stato arrestato dalla Polizia di Stato che ha messo in sicurezza anche i figli della coppia.
È un copione purtroppo – spiega la Polizia in un comunicato stampa – già visto e quando i medici si sono sentiti dire dalla donna a cui stavano curando una ferita in testa che era caduta da sola dalle scale hanno attivato subito il Posto di Polizia. L’esperienza e l’empatia dell’agente della Polizia di Stato hanno portato la donna a raccontare quanto le era accaduto non solo quel giorno, ma anche negli ultimi anni.
La vittima, con gli investigatori del Distretto Casilino, ha formalizzato la denuncia raccontando che la sera precedente il marito, dopo averla accusata di non avergli preparato la cena –anche se l’uomo doveva essere al lavoro fino a tardi, prima l’ha insultata e poi l’avrebbe colpita alla testa con un bastone e nel farlo le avrebbe ordinato di stare zitta perché la colpa era sempre la sua.
La donna, incinta di 5 mesi e con 2 figli piccoli a casa, solo a tarda notte ha trovato la forza di andare in ospedale seppur con l’ordine datole dal marito di dire ai medici che era caduta dalle scale. L’uomo, per assicurarsi l’impunità, mentre la moglie era in ospedale, le ha mandato un messaggio ribadendole cosa dire sull’accaduto. La donna ha anche spiegato che le violenze andavano avanti già da qualche anno ma lei stessa non aveva mai fatto denuncia per paura di ritorsioni anche sui figli. Figli che, in più di un’occasione, hanno assistito alle violenze.
Gli investigatori sono andati nell’appartamento e, prima di tutto, con le cautele del caso, hanno messo in sicurezza i bambini. La casa presentava i segni delle violenze ed in terra è stato trovato e sequestrato il bastone. Al termine degli accertamenti l’uomo, un 37enne di origini cingalesi, è stato arrestato perché gravemente indiziato del reato di maltrattamenti in famiglia e lesioni aggravate.
Per dovere di cronaca, e a tutela di chi è indagato, ricordiamo che un’accusa non equivale a una condanna, che le prove si formano in Tribunale e che l’ordinamento giudiziario italiano prevede comunque tre gradi di giudizio.
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